Ancona-Osimo

Caffè, gelato e fritturina di pesce: l’estate 2023 si fa più salata sulla costa marchigiana

L'estate si è fatta più salata nelle località balneari marchigiane, anche se non sono di certo tra le più care in Italia. Prezzi ritoccati rispetto all'anno scorso in bar, gelaterie, pizzerie e ristoranti

ANCONA – Una tazzina di caffè è arrivata a costare 1,30 euro, mentre per un cono gelato piccolo (due gusti) si spendono 2,80 euro. L’estate si è fatta più salata nelle località balneari marchigiane, anche se non sono di certo tra le più care in Italia, tutt’altro.

Eppure, non sono pochi i prezzi ritoccati rispetto all’anno scorso in bar, gelaterie, pizzerie e ristoranti dalla Baia di Portonovo fino a Porto Recanati, tanto per citare la blasonata e ricercata Riviera del Conero, ma aumenti si registrano in tante altre località della costa marchigiana.

Incrementi che erano già stati previsti. Secondo uno studio del Codacons (maggio 2023) sono soprattutto gli alimentari a subire rincari anche a due cifre. I gelati, rispetto all’estate scorsa costano circa un 22% in più, l’aumento del costo per il pesce fresco si aggira attorno el 5,9%, ma in alcuni casi lo supera. Altra nota dolente verdura e frutta che segnano un +7,6%.

Il mosciolo selvatico di Portonovo

«Da maggio – dice Simone Baleani dell’Unione Regionale Cuochi Marche e consigliere nazionale della Federazione Italiana Cuochi – i prodotti alimentari hanno subito un incremento tra il 5-15% rispetto all’estate 2022». Baleani cita come esempio l’olio extravergine di oliva che ha subito un «rincaro del 10% in alcuni casi anche del 15%, dovuto, ci dicono i produttori, al rincaro del vetro, dei tappi, delle etichettature e delle latte di alluminio».

In controtendenza, invece, l’olio di semi di girasole che dopo aver toccato e anche superato i 2 euro al litro, è tornato ai prezzi pre-Covid (circa 1,30 euro). A registrare rialzi consistenti è anche il pesce nostrano: Rombi, Mazzole e San Pietro, subiscono sempre oscillazioni di prezzo, specie in estate, ma ora, spiega lo chef «un rombo nostrano ci costa 42 euro al kg, un incremento del 25% rispetto all’anno scorso».

Guardando invece ai prodotti tradizionali, anche i moscioli selvatici di Portonovo, tanto amati dagli anconetani e tanto richiesti dai turisti, hanno subito «un rialzo di corca il 10%» che però molti ristoratori, dice Baleani, hanno assorbito senza ritoccare i prezzi del menù. Per cui un buon piatto di moscioli selvatici nella splendida Baia di Portonovo si possono gustare ancora a 13 euro, sostanzialmente come l’anno scorso.

Salata, in alcuni casi salatissima, la fritturina di pesce, must dell’estate di ogni food lovers che si rispetti. Qui i rincari oscillano da 2 a 3 euro in più al piatto. Anche la grigliata in molti ristoranti registra dei ritocchini, passando da 20 a 25 euro.

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