ANCONA – «In ogni caso, pur a fronte di tali incertezze, la Regione Marche è stata in grado di garantire, anche per il 2021, il mantenimento degli equilibri di bilancio, sia di competenza che di cassa». Questo nella relazione del referendario Fabio Campofiloni sulla parificazione del Rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2021. Il documento è stato presentato oggi (24 ottobre), alla Mole di Ancona dalla Corte dei Conti, sezione di controllo, presieduta da Vincenzo Palomba. Nella relazione si legge che “il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021 ammonta a 664,67 milioni, mentre la quota disponibile, al netto dei vincoli e degli accantonamenti, è negativa per 77,22 milioni (importo esattamente pari a quello dei mutui autorizzati e non contratti), in riduzione del 26% rispetto al precedente esercizio. Notevolmente migliorata anche la consistenza del fondo cassa finale, che passa dai 448 milioni di inizio esercizio ai 575,33 milioni al 31.12.2021 (registrando un incremento pari al 28,41%), per la maggior parte afferenti alla gestione sanitaria”.
Sul fronte criticità, la Procura regionale rileva (Fonte Ansa) “soprattutto ritardi nell’utilizzo dei fondi europei, in particolare per la ricostruzione post-sisma 2016, per i quali molto è stato fatto ma molto resta da fare: sono molte le opere finanziate e poche quelle realizzate nel ‘cratere’. Sull’attuazione del Pnrr, i giudici hanno preso atto che la Regione ha già approntato la ‘cabina di regia’ e un ‘cruscotto’ informatico per monitorare l’iter dei progetti che in prospettiva potrebbe diventare accessibile al pubblico”.
Per quanto riguarda la spesa sanitaria “quella corrente incide sul bilancio regionale 2021 per il 78,68%, mentre la spesa sanitaria complessiva per il 73,31%”. In generale si legge che “Il sistema sanitario marchigiano appare, nel suo complesso e allo stato dell’oggi, aver retto all’urto, improvviso e dirompente, dell’insorgere della pandemia Covid-19, tuttora in corso sebbene in via di progressivo superamento, e all’inevitabile incremento e ricomposizione dei costi che ne sono scaturiti, come attestato dai dati consolidati dei bilanci d’esercizio degli enti del SSR e della GSA. I riscontri effettuati danno comunque evidenza del mantenimento, anche per il 2021, dell’equilibrio economico complessivo dell’intero settore, raggiunto anche attraverso un cospicuo incremento delle risorse provenienti da trasferimenti erariali straordinari, disposto dalla legislazione emergenziale e per il quale è stato imposto uno specifico sistema di contabilizzazione e rendicontazione separata per il loro utilizzo”.