ANCONA – Cresce la curva dei contagi nelle Marche, dove aumenta anche l’occupazione ospedaliera dei pazienti positivi al virus. Un quadro che rispecchia un trend nazionale, ma che nella nostra regione ha visto una accelerazione nelle ultime settimane.
A crescere è soprattutto il numero dei nuovi contagiati dal Covid. Il tasso di incidenza settimanale dei nuovi positivi su 100mila abitanti sale e passa da 43,70 a 50,20 (dato al 4 novembre).
Negli ospedali della regione, la percentuale di letti occupati da persone affette dal virus registra un incremento nei reparti di terapia intensiva, dove passa dall’8 al 10%, con una crescita di due punti percentuali (dato Agenas al 4 novembre) rispetto alla scorsa settimana.
Nei reparti di area medica degli ospedali delle Marche, invece, il quadro è stabile e la percentuale di letti occupati resta al 6%, come sette giorni fa (dato Agenas al 4 novembre).
Il primario della terapia intensiva di Torrette, Abele Donati, evidenzia che nel reparto «aumentano i pazienti Covid positivi ricoverati» che salgono a 4, l’ultimo in arrivo dall’ospedale di Macerata. Si tratta di pazienti tutti non vaccinati (neanche con una dose), tutti in gravi condizioni, di età compresa tra i 59 e i 70 anni. «Non siamo in fase critica – conclude -, ma ci aspettiamo che possa esserci un ulteriore aumento».
In Malattie Infettive «i 10 posti letto Covid ancora bastano», spiega il primario Andrea Giacometti nel sottolineare che il 5 novembre «abbiamo dimesso tre persone». Nel reparto «il 30% dei pazienti è vaccinato con doppia dose, ma si tratta di persone anziane, affette anche da altre patologie, e vaccinate contro il Covid tra febbraio e marzo».
Si tratta di anziani la cui età minima si attesta tra i 70 e gli 80 anni, mentre il 70% delle persone positive al virus ricoverate nel reparto «non è vaccinato, neanche con una dose» spiega il primario precisando che hanno una età tra i 50 e i 60 anni e che tra loro ci sono anche persone più giovani.
«La percentuale dei vaccinati sta un po’ aumentando – prosegue Giacometti – perché aumenta quella della popolazione vaccinata. È ora di fare la terza dose perché a quanto emerge l’immunità non oltrepassa i 6- 8 mesi».
Il primario del Pronto Soccorso di Torrette, Susanna Contucci, evidenzia una situazione di «stabilità» per quanto concerne gli accessi di pazienti positivi al virus, che si mantengono a quota «1-2 casi al giorno».