ANCONA – «Gli allentamenti? Vanno bene, ormai non era più necessario aspettare: cercare di limitare i contagi ha un senso quando si vuole riuscire ad immunizzare meglio la popolazione, tramite la vaccinazione, ma avendo raggiunto il massimo possibile delle persone intenzionate a vaccinarsi e l’introduzione dell’obbligatorietà per gli ultracinquantenni ormai non si può fare più molto altro. In questa fase si possono ridurre le restrizioni e lasciare circolare il virus in modo che induca l’immunità di gregge nella popolazione residua, quella che non si è ancora vaccinata e quella che non si è ancora contagiata». Così il virologo Stefano Menzo sulle nuove regole entrate in vigore da oggi 7 febbraio.
Da oggi ha preso avvio una serie di allentamenti delle misure restrittive che interessano in maniera particolare la scuola dove la quarantena viene dimezzata (passando da 10 a 5 giorni) e gli studenti vaccinati nella fascia 12-18 anni non andranno più in dad.
Facendo il punto sulla pandemia, Menzo spiega che «la variante Delta è praticamente scomparsa nelle Marche» e Omicron si è sostituita alla cosiddetta variante Inglese: ad oggi sono stati individuati anche «due casi accertati di variante Omicron 2 (BA.2)», un lignaggio appartenente allo stesso ceppo di Omicron (BA.1), caratterizzato per un maggior numero di mutazioni sulla proteina Spike.
Con la curva epidemica che negli ultimi giorni anche nelle Marche ha iniziato una fase regressiva, il virologo commenta «stiamo saturando la possibilità per le persone non vaccinate e non contagiate di infettarsi con il Sars-CoV-2, e anche nelle scuole il contagio è avvenuto in maniera massiccia. Le infezioni iniziano a ridursi perché la popolazione ormai è più immunizzata al virus».