ANCONA – Prima inversione di tendenza nella settimana nella «rilevazione dei nuovi casi positivi Sars-CoV-2» nelle Marche con un «incremento» dei casi positivi «dell’11%» negli ultimi 7 giorni, da 9484 casi/settimana a 10556 casi/settimana. È quanto ha rilevato l’Osservatorio Epidemiologico regionale ieri – 9 marzo.
Un incremento dei casi positivi «in linea con quello nazionale», osserva il virologo Stefano Menzo che aggiunge: «Penso dipenda soprattutto dal fatto che recentemente, nell’ultimo mese, è scesa l’attenzione sul virus: si fanno meno tamponi, soprattutto diagnostici e le persone che manifestano pochi sintomi non si sottopongono a test, elementi che probabilmente sono stati in grado di provocare una maggiore diffusione dei contagi».
«A differenza di altri Paesi come ad esempio l’Inghilterra – osserva – dove l’ultima ondata si è sviluppata rapidamente e con essa anche la relativa immunità di gregge, nel nostro Paese il virus si è diffuso più lentamente, di conseguenza anche il raggiungimento dell’immunità di gregge procede con maggiore lentezza. Oltretutto i vaccini contro il Covid sono efficaci contro la malattia grave, un po’ meno per prevenire il contagio».
Si aspettava questa inversione di tendenza? «Me l’aspettavo prima, ma ora potrebbe essere anche in relazione con il Carnevale e le feste ad esso collegate con i relativi assembramenti, unite ad un calo generale dell’attenzione nei confronti del virus».
Intanto accanto al Covid si è ripresentata anche l’influenza stagionale dopo la pausa dello scorso anno, legata alle restrizioni imposte per la pandemia. «Assistiamo al ritorno dell’influenza stagionale – spiega – con focolai che si sono generati proprio in seguito agli assembramenti collegati alle feste di Carnevale. Già tra i bambini si era ripresentato il virus sinciziale – osserva -, ora l’influenza circola anche fra gli adulti e, insieme a questo, abbiamo anche un po’ di casi Covid in più».