Ancona-Osimo

Al via “Marche Crea” con giovani compagnie e artisti marchigiani

Da settembre a dicembre, la rassegna promossa da Marche Teatro con il sostegno della Regione Marche presenterà tre produzioni, presso la Sala Melpomeme del Teatro delle Muse. Si inizia il 27,28, 29 settembre con lo spettacolo “Kitchen Stories #1: Tutto l'amore è clandestino”

ANCONA – Sostenere la produzione teatrale delle giovani compagnie e degli artisti marchigiani, fornendo un supporto economico, tecnico, organizzativo e promozionale ad opere prime, riallestimenti e progetti in progress, è l’obiettivo della prima edizione del progetto Marche Crea, promosso da Marche Teatro con il sostegno della Regione Marche. Da settembre a dicembre, la rassegna presenterà le prime tre produzioni selezionate, presso la Sala Melpomeme del Teatro delle Muse.

«Il progetto nasce dalla volontà di allargare gli orizzonti – spiega Gabriella Nicolini, presidente Marche Teatro – e di dare spazio e privilegiare le nuove generazioni di artisti, soprattutto marchigiani, avendo come obiettivo comune quello di condividere nuove esperienze culturali». «La Regione ha una legge che sostiene lo spettacolo dal vivo – spiega Simona Teoldi, dirigente del servizio cultura della Regione Marche – e nell’ambito di questa legge sosteniamo in particolare i soggetti che svolgono progetti di eccellenza e di servizio per il territorio. Accanto a questi progetti, con la programmazione del 2019 abbiamo voluto sostenere dei progetti speciali, sempre a cura dei soggetti che rivestono funzione prioritaria, ovvero Marche Teatro, Amat e Form. Marche crea è uno di questi progetti speciali. È uno spin-off dell’attività ordinaria e principale e mira a sviluppare i talenti del territorio».

Ernesta Argira in “Kitchen Stories”

Si inizia il 27,28, 29 settembre con lo spettacolo “Kitchen Stories #1: Tutto l’amore è clandestino”, con protagonista Ernesta Argira, regia Barbara Alesse. La produzione è di Compagnia Sunnyside/Marche Teatro e lo spettacolo è inserito all’interno del programma di Confini Festival della Storia. Si tratta di una produzione che parla di cibo, amore e clandestinità. Tra situazioni rocambolesche e difficoltà quotidiane, la storia di una coppia mista, al tempo dell’ “emergenza” migrazione. Lo spettacolo è già stato finalista al premio Scenario 2015 e ha rappresentato l’Italia al festival internazionale “Emilio Carballido” a Veracruz (Messico).

Teoria della classe disagiata (Foto: Giulia Coralli)

Il 25, 26, 27 ottobre, in anteprima, sarà la volta di “Teoria della classe disagiata” dal libro di Raffaele Alberto Ventura, con Giacomo Lilliù e Matteo Principi. Regia Giacomo Lilliù, drammaturgia Sonia Antinori, video Giulia Coralli, Matteo Lorenzini, Piegiorvanni Turco, sound design Aspect Ratio, scene Lodovico Gennaro, costumi Stefania Cempini, luci Angelo Cioci. Lo spettacolo è prodotto dall’associazione Malte & dal Collettivo ØNAR/Marche Teatro. Pubblicato nel 2017 e presto divenuto un saggio di culto, Teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura descrive una generazione cresciuta con il dovere morale di inseguire passioni, prosciugare patrimoni familiari e primeggiare nella scalata sociale, mentre oggi il terreno sembra franarle sotto i piedi.

“Ottava rima” con Gennaro Apicella e Michele Maccaroni

Il 6, 7, 8 dicembre, in anteprima, andrà in scena “Ottava Rima – Ovvero come il pastore conta le pecore”, convivio teatrale sonorizzato dal vivo di e con Gennaro Apicella e Michele Maccaroni. Regia Numeri 11, sonorizzato dal vivo da Andrea Illuminati, light design Pietro Cardarelli, consulenza storico/letteraria prof. Mario Baldassarri, produzione A. C. Numeri 11 / Marche Teatro. Nel 1819, in un’osteria di cui non c’è più traccia, al confine tra Lazio, Abruzzo e Marche, si incontrano un pastore e un forestiero. Entrambi poeti, tra un bicchiere di vino e l’altro, si guarderanno, si studieranno. In un dialogo sempre in bilico tra curiosità e diffidenza, ammirazione e paura, conteranno le pecore in transumanza e seguiranno le linee delle stelle in lontananza.

«Oggi ci sono tanti giovani marchigiani che tornano da esperienze importanti – spiega Velia Papa, direttore Marche Teatro –  ad esempio alcuni attori di questi spettacoli si sono diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Genova, una delle più prestigiose in Italia. Tanti hanno fatto esperienze importanti in Italia, con grandi compagnie e ora sono tornati per fare un lavoro nelle Marche. Noi abbiamo il compito di valorizzare queste nuove generazioni che hanno studiato all’estero e hanno grandi competenze». Quest’anno non è stato presentato il cartellone di Scena Contemporanea, perché «non abbiamo voluto bloccare la stagione in un programma chiuso. Durante l’anno ci saranno incursioni e progetti unici, come Marche Crea, che presenteremo più avanti», chiarisce Velia Papa. «Il Comune è felice e orgoglioso che il nostro teatro si attivi in quella che è una delle operazioni principali che deve svolgere in un territorio dal punto di vista culturale, ovvero sostenere la creazione culturale dei più giovani. È giusto che chi vuole fare e costruire cultura, abbia il sostegno delle istituzioni», sottolinea Paolo Marasca, assessore comunale alla Cultura.

Orario spettacoli ore 20. Biglietto: intero 10 euro/ ridotto 8 euro. Informazioni e prenotazioni: Biglietteria del Teatro delle Muse 07152525, biglietteria@teatrodellemuse.org / biglietti online www.geticket.it / gruppi e scuole 07120784222.