Ancona-Osimo

Crisi energetica e nuove povertà, le associazioni dei consumatori lanciano l’allarme

Federconsumatori Marche: «La diminuzione del costo dell'energia elettrica è già un buon inizio, ma il prezzo del gas è stabile per ora, per cui attendiamo di vedere cosa succede»

ANCONA- La crisi energetica in atto ormai da diversi mesi spinge in alto il numero dei nuovi poveri, creando un vortice di rincari che pesa sulle tasche dei consumatori e delle famiglie, specie delle più numerose, di quelle monoreddito e degli anziani. Una situazione che nel 2023 rischia di diventare esplosiva.

Federconsumatori Marche legge positivamente il calo di circa il 20% del prezzo dell’energia elettrica annunciato da Arera, ma resta la criticità relativa al gas il cui costo non accenna ancora a diminuire. «La diminuzione del costo dell’energia elettrica è già un buon inizio – osserva Serena Cesaro di Federconsumatori Ancona – ma il prezzo del gas è stabile per ora, per cui attendiamo di vedere cosa succede».

Parlando della manovra di governo spiega che il taglio del cuneo fiscale porterà «circa 20 euro in più in busta paga, considerando uno stipendio medio di un dipendente, mentre per gli autonomi sarà applicata una tassazione forfettaria al 15%, misure che insieme agli aiuti alle famiglie per le bollette con l’innalzamento dell’Isee a 15mila euro, aiutano ma non appaiono determinanti o risolutive».

Intanto i numeri relativi alla povertà nel Paese «sono in forte aumento così come cresce il dislivello tra poveri e ricchi, mentre la classe media sta scomparendo. Le mense della Caritas sono sempre piene, anche nelle Marche, e se fino a poco tempo fa di questi servizi usufruivano soprattutto gli immigrati, adesso ci sono sempre più italiani che con gli aumenti non riescono più a reggere».

Secondo Federconsumatori, a fare maggiormente fatica a far quadrare i conti sono soprattutto le famiglie numerose, monoreddito e gli anziani, «nelle Marche ci sono le pensioni più basse – aggiunge – sono queste le persone più fragili in questo contesto, quelle che stanno soffrendo maggiormente l’attuale situazione». «Da inizio anno la situazione economica è peggiorata a causa del caro energia, dell’inflazione, condizioni che pesano sulle famiglie e sui più deboli, speriamo che si arrivi a risolvere o a mitigare il problema energetico che ha trascinato con se una serie di rincari che mettono in difficoltà i consumatori».

Corrado Canafoglia
L’avvocato Corrado Canafoglia

Unione Nazionale Consumatori lancia l’allarme sulla «crescita del 5% degli interessi legali», una ‘voce’ poco nota ai più, ma che è determinante su diversi aspetti della vita dei consumatori. L’avvocato Corrado Canafoglia, presidente di Unione Nazionale Consumatori spiega che l’incremento è scattato dal 1 gennaio del 2023, e che impatterà sulla vita degli italiani facendo lievitare i costi di «conti correnti, mutui, prestiti contratti con le finanziarie. Incrementi che peseranno ulteriormente sulle tasche delle famiglie».

Insomma, per Unione Nazionale Consumatori si prepara la «tempesta perfetta, tra caro energia, inflazione alle stelle e aumento delle materie prime e difficoltà di reperimento per le imprese. Nonostante l’intervento del governo il problema energetico resta e ce lo porteremo dietro finché non verrà adottata una politica che porti il Paese a non essere più assoggettato ad altre nazioni per le forniture energetiche e quindi alle speculazioni».

Canafoglia evidenzia che l’inflazione sta causando notevoli problemi alle imprese che finiscono per aumentare i costi finali per i consumatori, «che pagano più di tutti questa situazione. Per ora il caro energia è stato solo tamponato e stanno venendo al pettine i nodi del sistema istituzionale e produttivo che negli ultimi 20-30 anni è stato piuttosto miope».