«L’anno scolastico 2024/2025 nelle Marche si preannuncia come un periodo di grandi possibilità e sfide. La scuola marchigiana si conferma un punto di riferimento per l’istruzione di qualità», così Donatella d’Amico, direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche a poche ore dalla riapertura della scuola. Sui banchi 190 mila studenti.
È partito, anche nelle Marche, il countdown per l’avvio dell’anno scolastico 2024/2025. Mercoledì 11 settembre il suono della campanella. «Grazie ad un’attenta pianificazione e a un impegno costante – ha dichiarato D’Amico – tutto è pronto per accogliere oltre 190 mila studenti nelle scuole marchigiane. L’impegno collettivo della comunità scolastica delle Marche è fondamentale per garantire un anno scolastico all’insegna della serenità e della collaborazione e per porre le basi per un anno scolastico ricco di opportunità e di crescita. Siamo pronti a ripartire – ha continuato – sempre al fianco degli studenti, delle famiglie e del personale scolastico, per garantire un’istruzione inclusiva e efficiente».
Scuola Marche, alcuni numeri
Uno sguardo ai numeri più significativi: nelle Marche per l’anno scolastico 2024/2025 si contano
21.968 docenti in cattedra. Di questi, 18.668 sono su posto comune, mentre 3.300 sono insegnanti di
sostegno. Per quanto riguarda i posti di sostegno, questi sono coperti al 100% con personale specializzato,
ad eccezione delle deroghe. Altro dato da rilevare: l’Usr per le Marche sta portando a termine tutte le
operazioni relative ai concorsi Pnrr: si tratta 24 differenti procedure concorsuali, di cui 12 già concluse,
che hanno previsto la copertura dei posti a bando pari a 99%, le restanti 12 procedure verranno concluse
tra settembre e ottobre 2024, dal 16 settembre 2024 le prime nomine ai vincitori dei concorsi.
«L’anno scolastico 2024/2025 nelle Marche si preannuncia – ha concluso la D’Amico – come un periodo di grandi
possibilità. La scuola marchigiana si conferma così un punto di riferimento per l’istruzione di qualità,
pronta ad affrontare nuove sfide e a costruire un futuro migliore per le nuove generazioni».