ANCONA – Stop all’asporto dai bar dopo le 18 e musei aperti dal lunedì al venerdì, ma solo in fascia gialla. Sono i principali cambiamenti contenuti nel Dpcm siglato dal premier Conte. Il provvedimento che andrà in vigore domani, fissa i paletti sugli spostamenti autorizzati e sulle attività che potranno restare aperte nell’ambito dell’azione di contrasto alla pandemia, stabilisce anche che gli impianti delle stazione sciistiche dovranno restare ancora chiusi, fino al 15 febbraio, poi, salvo cambiamenti potranno riaprire con appositi protocolli.
Una misura che fa discutere insieme a quella del divieto di asporto da bar, pub ed enoteche dalle 18, con i titolari di queste attività sul piede di guerra. Restano chiusi fino al 5 marzo cinema, teatri, palestre, piscine. Confermati anche il coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’obbligo di mascherina all’aperto, come imposto ormai da mesi.
L’altra misura che provoca un forte scontento tra i commercianti, con i saldi in partenza domani, e alcuni governatori, fra i quali il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che proprio ieri ha preso posizione a riguardo, è il passaggio automatico delle regioni in fascia arancione quando classificate in base al monitoraggio ad alto rischio. Un passaggio che confina le persone all’interno dei propri comuni e impone regole più restrittive alle attività, come ad esempio la chiusura a bar e ristoranti e quella dei centri commerciali nei weekend. Tra le novità figura anche la ripresa dei concorsi pubblici in presenza (dal 15 febbraio) ma solo per 30 candidati per sessione al massimo.
Il Dpcm stabilisce che nelle regioni arancioni e rosse bar e ristoranti rimangono chiusi, consentito l’asporto e la consegna a domicilio, mentre nelle regioni gialle potranno restare aperti fino alle 18, accogliendo però solo quattro persone a tavola. Dopo le 18 è sempre consentita la consegna a domicilio e l’asporto ma solo per i ristoranti. I bar, dopo le 18, potranno solo fare consegna a domicilio. Rimane consentita la ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, ma solo per i clienti alloggiati.
Il provvedimento stabilisce che da lunedì 18 gennaio gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado potranno tornare in classe e la didattica si svolgerà in presenza per una quota tra il 50% fino al massimo del 75% della popolazione studentesca. Nelle Marche però resta valida l’ordinanza siglata da Acqauroli che proroga la didattica a distanza fino al 31 gennaio, ma dopo quella data salvo nuove ordinanze le lezioni potrebbero riprendere anche nella nostra regione.