Ancona-Osimo

“Marche” regione virtuosa con il 69,39% di raccolta differenziata

È quanto emerge dall’Ecoforum, l’iniziativa ideata da Legambiente giunta alla terza edizione. Premiati anche i "Comuni Ricicloni": tra questi 14 hanno ottenuto anche il riconoscimento speciale di “Comuni Rifiuti Free” in quanto sono riusciti a contenere la produzione pro capite di secco residuo al di sotto dei 75 Kg/anno/abitante

ANCONA- Le Marche regione virtuosa con il 69,39% di raccolta differenziata. È quanto emerge dall’Ecoforum Marche, l’iniziativa ideata da Legambiente e dedicata al confronto tra rappresentanti dei comuni, gestore dei rifiuti e cittadini sul tema della raccolta differenziata, sulle sfide future della regione e sulle buone pratiche di gestione dei rifiuti verso un modello di economia circolare delle Marche.

I risultati della terza edizione sono stati presentati questa mattina (2 ottobre) presso l’Ikea di Camerano, azienda che mira sempre più a far vivere la casa in modo sostenibile.

Nel corso dell’evento sono stati premiati anche i “Comuni Ricicloni”: nel 2018 sono stati 162 quelli che hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Peglio (PU) ha addirittura oltrepassato l’85% mentre la provincia di Macerata con il 74,96% è risultata la migliore tra i capoluoghi di provincia. Tra i “Comuni Ricicloni” 14 hanno ottenuto anche il riconoscimento speciale di “Comuni Rifiuti Free” in quanto sono riusciti a contenere la produzione pro capite di secco residuo al di sotto dei 75 Kg/anno/abitante.

Un momento della conferenza stampa

A fare gli onori di casa l’assessore del Comune di Camerano Costantino Renato che ha consegnato lo stemma del Comune a Legambiente e un attestato di ringraziamento a Ikea. In base ai dati raccolti da Legambiente, le Marche si avvicinano al 70% di raccolta differenziata. In particolare, per quanto riguarda i dati provinciali, la provincia di Macerata si attesta al 73,9%, continuando a confermare il valore assoluto di un modello di gestione di raccolta dei rifiuti attraverso il “porta a porta” esteso su tutto il territorio provinciale, con un solo gestore ad offrire il servizio. A seguire, la provincia di Pesaro-Urbino (70,28%), Ancona (68,73%), Ascoli Piceno (65,98%) e Fermo (64,97%).

«Sono risultati straordinari, le Marche sono un esempio di buone pratiche per le altre regioni. Nel 2010 la percentuale di raccolta differenziata era bassissima, il 10%. Oggi siamo quasi al 70% – dichiara Francesca Pulcini, presidente Legambiente Marche-. La differenza in questi anni l’abbiamo fatta con il porta a porta. Dobbiamo continuare a lavorare sulla raccolta differenziata, le sfide nella gestione dei rifiuti si rinnovano continuamente».

«Oggi la sfida è la prevenzione dei rifiuti, non possiamo abbassare la guardia. Dobbiamo diminuire i rifiuti che vanno in discarica e aumentare quelli che vengono riciclati – afferma Marco Ciarulli, responsabile scientifico di Legambiente Marche-. L’edizione 2019 presenta complessivamente risultati molto positivi ma, come negli anni precedenti, ancora diversificati fra una provincia e l’altra e con delle criticità importanti. La raccolta differenziata infatti è cresciuta significativamente, ma resta preoccupante il dato sulla produzione pro capite di rifiuti, che nel 2018 è continuata a crescere ed è stata di 522kg/ab/anno, dato che si attesta addirittura sopra la media nazionale. Per puntare realmente agli obiettivi dell’economia circolare è necessario lavorare insieme per adeguare il sistema di gestione di rifiuti attraverso la raccolta differenziata domiciliare spinta, il passaggio da tassa a tariffazione puntuale, la prevenzione dei rifiuti, che è ancora oggi il tallone di Achille di questa regione, l’adeguamento dell’impiantistica a servizio del recupero di materia e il trattamento dell’organico mediante digestione anaerobica e successivo compostaggio».

I sindaci presenti in sala

Secondo Legambiente, per raggiungere i nuovi obiettivi di riciclo dettati dalla normativa europea serve un’adeguata rete impiantistica, che in Italia e nelle Marche è ancora oggi carente.

«A livello impiantistico dobbiamo assolutamente portare avanti i piani provinciali dei rifiuti, siamo in ritardo. Le Ata sono partecipate dai sindaci in ogni provincia, debbono accelerare e realizzare un piano- commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti-. Come Regione pensiamo che si possano fare impianti non a servizio di una sola provincia ma almeno uno per Marche Nord e uno per Marche Sud. Sono necessari grandi investimenti».

«Sugli impianti dobbiamo essere decisi, per realizzarli occorre un aiuto politico e amministrativo- sostiene Maurizio Mangialardi, presidente Anci Marche-. I risultati di raccolta differenziata che le Marche hanno raggiunto sono frutto del coraggio che i comuni hanno avuto mettendo in campo azioni, avviando processi virtuosi e facendo partire il porta a porta. Ci sono le direttive europei ma i cambiamenti si fanno dal basso. I veri Greta siamo noi! Continuiamo a sostenere il percorso circolare del rifiuto. Sono i comuni che danno l’esempio e in questo la regione può darci una grande mano».

L’assessore Sciapichetti ha poi ricordato le leggi approvate in consiglio regionale per una maggiore tutela dell’ambiente. «Negli ultimi anni in Consiglio regionale abbiamo approvato leggi sulla tariffazione puntuale, lotta alla plastica, spreco alimentare. Per la raccolta differenziata siamo tra i primi posti in Italia. Dobbiamo guardare al futuro, i ragazzi manifestano perché chiedono maggiore attenzione all’ambiente e meritano una risposta adeguata. Dobbiamo continuare così ma senza abbassare lo sguardo. Dobbiamo diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente che richiede un cambio dello stile di vita. Tutti i paesi europei devono lavorare insieme per fare un ulteriore passo in avanti».

La sala gremita

Nel corso dell’iniziativa, si è parlato della FaterSMART, un’azienda leader nel mercato italiano dei prodotti assorbenti per la persona, che nasce con la mission di coniugare sostenibilità ambientale, sviluppo economico e responsabilità sociale attraverso la ricerca di tecnologie innovative volte a trasformare i prodotti assorbenti per la persona in materie prime seconde ottenute da riciclo. Tra gli interventi anche quello di Giuseppe Giampaoli, direttore Cosmari, che ha parlato della difficoltà di trattare le macerie del terremoto del 2016.

«Abbiamo 700 mila tonnellate di macerie pubbliche da trattare e non abbiamo normative chiare a riguardo. Le Marche sono l’unica regione che ha recuperato tutte le macerie. Questa poteva essere un’opportunità, il recupero andava incentivato».

“COMUNI RICICLONI”- È l’iniziativa di Legambiente che, giunta all’XVII edizione, riconosce le migliori esperienze dei comuni marchigiani in tema di gestione dei rifiuti. Sono 162 le amministrazioni che quest’oggi sono state premiate per aver raggiunto nel 2018 l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata. Il primo posto va al comune di Peglio (PU) che ha superato l’85% mentre la provincia di Macerata con il 74,96% è risultata la migliore tra i capoluoghi di provincia.  Nella provincia di Ancona il primo posto per la raccolta differenziata va al comune di Monte San Vito con l’83,24% seguito da Camerano, 82,21%, e da Castelfidardo, 81,02%. Il capoluogo dorico invece non ha raggiunto la soglia del 65% di raccolta differenziata e si ferma al 57,3%.

Tra i “Comuni Ricicloni”, 14 amministrazioni hanno ottenuto il riconoscimento speciale di “Comuni Rifiuti Free”, ovvero sono riusciti a conferire nel contenitore del secco meno di 75 Kg all’anno di rifiuto non riciclabile: Polverigi (AN), Fratte Rosa (PU), Camporotondo di Fiastrone (MC), Castelfidardo (AN), Torre San Patrizio (FM), Belforte all’Isauro (PU), Terre Roveresche (PU), Piandimeleto (PU), Piobbico (PU), Agugliano (AN), Montecalvo in Foglia (PU), Rapagnano (FM), Folignano (AP), Fermignano (PU).

La premiazione del Comune di Senigallia