ANCONA – Ombrellone e lettino più salati rispetto all’anno scorso, ma ritocchi ai prezzi si registrano anche nei ristoranti dei balneari marchigiani. I rincari in vista dell’estate 2023 si aggirano mediamente «attorno al 10%», conferma Romano Montagnoli, presidente del Sib, Sindacato italiano balneari.
Da Senigallia a San Benedetto del Tronto, eccetto la Riviera del Conero, che segna in alcuni casi rincari superiori, il prezzo giornaliero di un ombrellone con due lettini registra un incremento «fra 1 e 2 euro». A Porto San Giorgio ad esempio se ombrellone e due lettini nell’estate 2022 costavano 15 euro giornalieri quest’anno salgono a circa 17 euro.
Per quanto riguarda invece il costo stagionale, guardando sempre ad esempio a una località come Porto San Giorgio, si passa dai 700 euro ai 750 euro, con un ritocco medio di circa 50 euro spiega Montagnoli, ma occorre considerare che spalmato «su 100 giorni il costo giornaliero di ombrellone e due lettini si attesta a 7,50 euro circa» più conveniente dei 15 euro giornalieri, chiaramente per chi può concedersi di andare in spiaggia per tre mesi.
Secondo il Sib si tratta comunque di «rialzi contenuti, considerando l’aumento del canone al 25%» per i balneari. Discorso diverso per la Riviera del Conero, dove il prezzo dell’ombrellone con due lettini è più elevato rispetto ad altre località balneari marchigiane.
Tra Sirolo, Numana e Marcelli, se l’anno scorso il costo poteva oscillare tra i 700 e i 1.800 euro a seconda delle spiagge, quest’anno si sale mediamente di 200 euro per l’abbonamento stagionale, passando da un minimo di 1.000 ad un massimo di 2mila euro per le spiagge più esclusive e dotate di servizi, con una media, spiega Luca Paolillo, presidente dell’associazione bagnini della Riviera del Conero, che si aggira tra i 1.000 e i 1.300 euro.
Anche il prezzo del giornaliero subisce un rincaro medio di 2 euro, passando dai 28 euro dell’estate 2022 ai 30 euro dell’estate 2023, ma, puntualizza, «non tutti gli stabilimenti balneari applicheranno degli aumenti ai prezzi: su 47 stabilimenti circa 15 manterranno i prezzi dell’anno scorso».
A pesare sui rincari in spiaggia, non è solo l’aumento del canone che chi ha una concessione deve pagare, a crescere in alcuni casi è anche il costo del salvataggio e del servizio notturno di vigilanza sulle spiagge. Ritocchini anche ai prezzi praticati dai ristoranti e bar in spiaggia, spiega Montagnoli del Sib: in questo caso si passa dai 10-20 centesimi in più per caffè e cappuccino, mentre sui piatti l’aumento si aggira tra i 50 centesimi e 1 euro, «a causa dell’inflazione».
Rincari a parte, le prenotazioni vanno a gonfie vele e nella Riviera del Conero arrivano «sia da turisti che dai locali, grazie anche alla ripresa della compravendita delle abitazioni» spiega Paolillo. «Le prenotazioni stanno andando molto bene – conferma anche il Sib -, c’è molta richiesta e la quasi la totalità dei locali confermano la prenotazione dell’anno scorso, ma c’è anche molta nuova richiesta anche da turisti. Si lavora però nell’incertezza del futuro a causa della Bolkestein e anche gli investimenti sono fermi».