Ancona-Osimo

Marche, dalle frodi ai sequestri: ecco i numeri della Guardia di Finanza

Il bilancio di un anno e mezzo di attività sul territorio marchigiano. I dati sono stati resi noti in occasione della festa per il 249esimo anniversario della fondazione del Corpo

Foto di archivio

ANCONA – La Guardia di Finanza delle Marche, in occasione della cerimonia per il 249esimo anniversario della fondazione del Corpo, ha diffuso i dati relativi al bilancio operativo dell’ultimo anno e mezzo, raccontando tutto quello che ha fatto il Corpo nella moltitudine di declinazioni in cui si articola il suo servizio per il Paese e gli italiani. A tutela dei cittadini e delle imprese nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, i reparti del comando regionale Marche hanno eseguito oltre 29 mila interventi ispettivi e oltre 2.600 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno a tutto campo a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza. Relativamente al contrasto delle frodi sui crediti d’imposta e dell’evasione fiscale, le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per oltre 2,6 milioni. Sono stati individuati 386 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 434 lavoratori in nero o irregolari.

Scoperti, inoltre, 8 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltre confine. I soggetti denunciati per reati tributari sono 385, di cui 4 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di circa 54 milioni. Sono state avanzate 107 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale. I 151 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare oltre 4.700 kg di prodotti energetici. Oltre 160 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza. Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di circa un quintale di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di un responsabile. I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di verbalizzare 299 soggetti, di cui 6 denunciati all’Autorità giudiziaria.

L’attività della Guardia di Finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie. Le direttive operative impartite per il corrente anno mirano, in particolare, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Pnrr. Ciò anche in ragione del ruolo affidato al Corpo nell’ambito del sistema di governance del Piano. Complessivamente, in tale arco temporale, i reparti operativi hanno svolto 1.271 interventi nel settore, cui si aggiungono oltre 2.900 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea, al cui esito sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria 631 soggetti e segnalati alla Corte dei Conti 116 responsabili in relazione all’accertamento di danni erariali per oltre 24 milioni di euro. Le frodi scoperte ai danni delle risorse dell’Unione europea ammontano a oltre 4,4 milioni, mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a oltre 4 milioni. In materia di reddito di cittadinanza sono stati eseguiti 481 controlli tutti selettivamente orientati grazie a mirate analisi di rischio sviluppate dalla componente speciale, che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti e percepiti per circa 3 milioni di euro, e denunciare 397 responsabili.

In tema di appalti, sono state monitorate procedure contrattuali per circa 700 milioni, di cui oltre 510 milioni riferibili a investimenti finanziati con risorse del Pnrr. L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e ad altri delitti contro la pubblica amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regìe criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti. In tale comparto sono state denunciate complessivamente 37 persone. In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 46 interventi, che hanno portato alla denuncia di 138 persone, di cui 7 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 11 milioni. Sono state analizzate circa 1.500 segnalazioni di operazioni sospette, di cui oltre 20 attinenti al finanziamento del terrorismo. Ai confini terrestri e marittimi sono stati eseguiti oltre 330 controlli sulla circolazione della valuta con la scoperta di illecite movimentazioni per circa 3 milioni di euro e l’accertamento di 91 violazioni.

In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa i beni sequestrati ammontano a circa 700 mila euro su un totale di patrimoni distratti di circa 36 milioni. Dal 23 febbraio 2022, in conseguenza della crisi russo-ucraina e della conseguente escalation militare, il Corpo, quale membro del comitato di sicurezza finanziaria, ha avviato mirati accertamenti economico-patrimoniali sugli individui e sulle entità in lista nei provvedimenti restrittivi emanati dall’Unione europea. In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 334 soggetti, conclusi con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per un totale di oltre 6,5 milioni di euro. Ammonta, invece, a 36 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità giudiziaria per l’applicazione delle misure ablatorie. Tra questi, ai sensi del codice antimafia, si annoverano 2 misure di prevenzione nei confronti di soggetti connotati da cosiddetta pericolosità economico-finanziaria, ai quali sono conseguiti sequestri per oltre 1,3 milioni di euro e confische per 4,5 milioni di euro. Sono stati eseguiti, poi, 6.470 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali (6.431) riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Nel periodo in esame i reparti marchigiani hanno sequestrato, nel territorio nazionale, circa una tonnellata di sostanze stupefacenti in prevalenza cocaina (circa 30 kg), eroina (circa 36 kg), hashish (oltre 224 kg) e marijuana (circa 540 kg), denunciando 272 soggetti (di cui 38 in stato di arresto) e segnalandone 652 ai prefetti. Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del servizio 117, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino. Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti oltre 500 interventi, sviluppate 138 deleghe dell’Autorità giudiziaria e denunciati 131 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro oltre 1,6 milioni di prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore. Sono stati anche sequestrati circa 17 mila kg di prodotti agroalimentari recanti marchi industriali falsificati, indicazioni non veritiere nonché oggetto di frode commerciale.

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di Finanza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, rifiuti, armi ed esseri umani, spesso di dimensioni internazionali. Le attività si sviluppano attraverso articolate indagini di polizia giudiziaria, avviate e portate avanti anche ricorrendo alla collaborazione con Paesi esteri, nonché mediante il pattugliamento del mare territoriale ed extraterritoriale da parte dei mezzi navali e aerei del dispositivo aeronavale del Corpo. I grandi traffici illeciti che danneggiano la sicurezza e l’economia del nostro Paese, infatti, hanno origine in massima parte oltremare, transitando per il Mediterraneo, e fanno capo ad organizzazioni criminali transnazionali la cui scoperta e disarticolazione presuppone un’azione operativa che – senza soluzione di continuità – si sviluppi con la massima e rapida integrazione fra dispositivo di vigilanza a mare e strutture investigative sul territorio.

In ambito regionale, questo è possibile grazie a un dispositivo unitario dislocato lungo tutti i circa 180 chilometri di costa, in cui il Reparto operativo aeronavale di Ancona, con le dipendenti stazione navale di Ancona e sezione operativa navale di San Benedetto del Tronto, si coordina costantemente con i comandi provinciali e le altre unità operative presenti sul territorio, scambiandosi informazioni e pianificando ed eseguendo interventi congiunti. La combinazione fra terra e mare costituisce, dunque, una leva irrinunciabile per consentire al Corpo il pieno assolvimento delle sue missioni istituzionali, permettendo, inoltre, di realizzare un immediato raccordo con l’Autorità giudiziaria.

La Guardia di Finanza, quale forza di polizia e Corpo armato dello Stato, è annoverata tra le strutture operative del servizio nazionale della protezione civile ed è chiamata quindi a fronteggiare calamità e disastri naturali nonché a fornire il proprio apporto per eventi straordinari, che richiedono un intervento di carattere eccezionale dell’apparato statale. In quest’ottica gli interventi di assistenza, seppur di natura concorsuale rispetto ai prioritari compiti istituzionali, trovano sempre nel Corpo pronto interlocutore capace di fornire risposte efficaci ad ogni esigenza, anche la più imprevedibile, come accaduto in occasione dell’emergenza maltempo che ha colpito, lo scorso mese di maggio, la regione Emilia Romagna. In tale circostanza le Fiamme Gialle marchigiane hanno contribuito nelle operazioni di soccorso mediante le proprie componenti specialistiche. L’impegno del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti terrorismo pronto impiego. Nel contesto rientrano anche gli eventi di più ampia rilevanza, ai quali partecipa una moltitudine di persone.