ANCONA – Le disdette nelle strutture ricettive in vista dell’obbligatorietà del Green pass ammontano intorno al 10% nelle Marche. A fornire il dato è il direttore di Confcommercio Marche centrali, Massimiliano Polacco. I ripensamenti sono iniziati ad arrivare già all’indomani dell’annuncio del decreto che avrebbe portato all’introduzione della certificazione verde per eccedere ad alcune attività e servizi, come consumazione al chiuso nei ristoranti e bar, mostre, spettacoli, centri termali, piscine, palestre.
«La maggior parte delle disdette fortunatamente sono state rimpiazzate – precisa Polacco -, coprendole con le liste di attesa di persone che non erano riuscite a trovare posto, ma più ci si avvicina alla metà di agosto e più diventa difficile rimpiazzare chi decide di disdire le prenotazioni».
Il Green pass ha creato incertezza, spiega Polacco, ed alcuni hanno preferito rinunciare alle prenotazioni fatte magari mesi prima. «Adesso la situazione si è stabilizzata – prosegue – anche perché il numero dei vaccinati è fortemente aumentato nell’ultimo periodo».
E sulle proteste no-vax che stanno interessando un po’ tutto il paese, Polacco parla di «manifestazioni inutili e controproducenti che creano confusione nelle persone e un danno al sistema sociale ed economico».
Secondo il direttore Confcommercio per favorire la ripresa economica e scongiurare nuove chiusure occorre «creare un sistema comunità che sia ormai pronta a respingere l’attacco della pandemia, le polemiche sui vaccini sono inutili e controproducenti».
Complessivamente però la stagione sta andando meglio rispetto al 2020, grazie anche al fatto che ha preso avvio un mese prima e che dopo oltre un anno e mezzo di restrizioni la voglia di uscire e di andare in vacanze è forte. Un trend confermato anche da Federalberghi Confcommercio.
Il presidente regionale di Federalbeghi, Emiliano Pigliapoco, spiega che dopo un inizio in cui c’era stata incertezza legata al fatto se il Green pass fosse o meno necessario anche per le strutture alberghiere, con il chiarimento che negli hotel non c’è obbligo di certificazione verde, la situazione si è stabilizzata.
In ogni caso «le disdette sono state poche» e le prospettive sono positive anche per il mese di settembre che vede già un buon numero di richieste, superiori rispetto all’anno scorso. Il presidente di Federalberghi fa sapere che arrivano negli hotel delle Marche anche prenotazioni di turisti tedeschi e olandesi.
Ma dove si concentrano maggiormente le prenotazioni? La costa come di consueto fa incetta di turisti, con la Riviera del Conero regina. «Il Conero va molto forte» spiega Pigliapoco, «è un gioiello», ma stanno lavorando molto bene anche altre zone costiere, come San Benedetto del Tronto, Fano, Senigallia, Gabicce e Pesaro.
E l’entroterra? «Le aree interne registrano qualche defezione in più, ma la pubblicità del Ct Roberto Mancini sta avendo un ottimo impatto e rispetto all’anno scorso ha fatto guadagnare all’entroterra almeno un 30% in più di presenze».
Il Ct della Nazionale di Calcio, lo jesino Mancini, è stato scelto dalla Regione come testimonial delle Marche, una scelta vincente grazie anche alla vittoria degli Europei. Ad andare forte nell’entroterra sono soprattutto le Grotte di Frasassi e i borghi «che stanno avendo un grande riscontro. I colleghi sono molto contenti» conclude Federalberghi.