ANCONA – Marche, le imprese assumono. Sono 12.480 i profili professionali ricercati dalle imprese nel mese in corso. Ad affermarlo il Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato per la regione i dati dell’Osservatorio Excelsior di Unioncamere e Anpal. Altre 8.170 assunzioni sono previste per il mese di febbraio e 10.500 a marzo, per complessivi 31.150 nuovi assunti.
«Quello di gennaio – commenta il segretario Cna Marche, Otello Gregorini – è un dato in linea con quello di un anno fa, quando le imprese espressero la necessità di 12.500 nuove assunzioni. Il grosso delle assunzioni, pari al 45,4 per cento, riguarderà operai specializzati e conduttori di impianti. Si tratta di una percentuale che non ha eguali in Italia, a conferma della vocazione manifatturiera delle Marche. Dopo le Marche ci sono l’Abruzzo col 41,1 per cento, l’Umbria col 39 per cento e il Veneto col 38,9 per cento di operai specializzati e conduttori di impianti».
Nel 25 per cento dei casi, le imprese marchigiane cercano impiegati e addetti alla vendita, nel 19,8 per cento dirigenti e tecnici e nel 9,9 per cento lavoratori non specializzati. Ma sono proprio i tecnici e le competenze ad alta specializzazione, quelle dove le imprese hanno più difficoltà a reperire le professionalità richieste. Moda, metallurgia, meccatronica, turismo, alloggio e ristorazione sono i settori dove maggiore è la ricerca di personale, in particolare lavoratori specializzati o con esperienza.
La maggior richiesta di lavoratori si ha tra le imprese della provincia di Ancona (4.240), seguite da quelle pesaresi (3.280), di Macerata (2.490), di Ascoli Piceno (1.440) e di Fermo (1.040). Anche guardando alle assunzioni previste complessivamente nel trimestre, le maggiori opportunità si hanno ad Ancona (10.390), seguita da Pesaro Urbino (7.950), Macerata (6.300), Ascoli Piceno (3.800) e Fermo (2.720).
«Secondo l’indagine Excelsior Unioncamere che abbiamo elaborato per la nostra regione – dichiara Giovanni Dini, direttore Centro Studi Cna Marche – solo il 16 per cento dei nuovi assunti avrà un contratto a tempo indeterminato. Una percentuale uguale a quella del Trentino Alto Adige e inferiore solo a quella della Valle D’Aosta che è del 15 per cento. Il 37 per cento delle assunzioni sarà a tempo determinato, il 33 per cento in somministrazione e il 2 per cento in altre forme. Infine il 10 per sarà assunto con contratti non dipendenti e di collaborazione».