ANCONA – Rispetto alla scorsa settimana sono sostanzialmente stabili i ricoveri Covid nelle terapie intensive delle Marche, mentre è cresciuta l’occupazione ospedaliera nei reparti di area medica, ed è tornata sopra quota 1.000 casi su 100mila abitanti l’incidenza.
Negli ospedali la percentuale di posti letto occupata dai malati Covid nei reparti di terapia intensiva resta stabile al 3% come sette giorni fa (dato al 15 luglio). Nei reparti di area medica invece i ricoveri Covid salgono e passano dal 14% al 18% (dato al 15 luglio).
Il report Gimbe
Il report della Fondazione Gimbe evidenzia nelle Marche, nella settimana 6-12 luglio, una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi al coronavirus per 100mila abitanti (1.370), evidenziando un aumento dei nuovi casi (31,1%) rispetto alla settimana precedente.
A livello provinciale è Ascoli Piceno a guidare la classifica per numerosità di nuovi casi per 100mila abitanti (1.620 con un +51,7% rispetto alla settimana precedente. Subito dietro Ancona con 1.252 casi e +24,2%, Macerata con 1.248 casi e +26,96, Fermo che vede 1.232 e+28,4% e poi Pesaro e Urbino che registra 995 casi positivi +33,3%.
Sul fronte vaccini, la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari all’8,4% (media Italia 7,3%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 6,4%.
La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è dell’11,2% (media Italia 11,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell’immediato, pari al 6,2%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 35% (media Italia 47,8%).
Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (over 80, ospiti RSA e fragili fascia 60-79) è del 11,3% (media Italia 22,5%). Infine la popolazione 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,4% (media Italia 34,9%) a cui aggiungere un ulteriore 2,2% (Italia 3,3%) solo con prima dose.