Ancona-Osimo

Meno di un mese alla maturità, il presidente dei presidi marchigiani: «Si torna alla normalità. Ragazzi sollevati»

Il 21 e 22 giugno per la prima volta dopo la pandemia i maturandi saranno nuovamente alle prese con due prove scritte a carattere nazionale. La commissione d'esame torna ad avere componenti esterni. Ne abbiamo parlato con Riccardo Rossini

ANCONA – All’esame di maturità «si ritorna alle procedure e ai protocolli pre Covid, con i commissari esterni e con le due prove scritte stabilite dal ministero e non più dalla commissione interna. I ragazzi vedono bene questo ritorno alla normalità». Lo dice il presidente dei presidi marchigiani Riccardo Rossini a meno di un mese dalla maturità che quest’anno segna il ritorno alla normalità dopo la pandemia che aveva stravolto ritmi e modalità di svolgimento dell’esame.

Il 21 e 22 giugno per la prima volta dopo la pandemia i maturandi saranno nuovamente alle prese con due prove scritte a carattere nazionale (definite dal Ministero dell’Istruzione ad eccezione degli istituti professionali di nuovo ordinamento. Durante il Covid solo la seconda prova era prodotta dalla commissione, mentre la prima era stabilita dal ministero), la terza prova scritta è solo per alcuni istituti. Una tappa importante nella formazione degli studenti, che segna il passaggio dalle scuole superiori all’università o dalle scuole superiori al mondo del lavoro.

La commissione d’esame sarà composta da un presidente esterno, tre commissari interni e tre esterni, con il Ministero che stabilirà le discipline assegnate ai membri esterni. Per essere ammessi alla maturità gli studenti dovranno avere una media di voto non inferiore a 6/10 nelle singole discipline, un voto in condotta non inferiore a 6/10, una frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale e la partecipazione alle prove Invalsi 2023.

Riccardo Rossini, presidente regionale Anp

Gli scritti saranno seguiti dalla prova orale. Unica eccezione i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, che non sono requisito di ammissione all’esame, ma che se svolti potranno essere oggetto di prova orale, le prove Invalsi, invece non concorrono alla valutazione, ma sono requisito per l’ammissione alla maturità.

La novità è rappresentata dalla seconda prova scritta per gli Istituti professionali di nuovo ordinamento: i maturandi si cimenteranno con un’unica prova integrata che non verterà su discipline scolastiche, ma sulle attività svolte durante il percorso di studi.

Una novità che arriva dopo la riforma degli istituti professionali, spiega Rossini, e che rappresenta «una sorta di via di mezzo tra la traccia ministeriale, che deve essere integrata con quella della commissione interna a seconda di quello che è stato fatto durante l’anno scolastico. La seconda prova specifica – aggiunge – si riferisce all’indirizzo di studi. I ragazzi salutano con sollievo il ritorno ad un esame dignitoso».

La prima prova con cui si misureranno gli studenti sarà il tema di italiano i maturandi avranno a diposizione sei ore e potranno scegliere tra sette diverse tracce che spazieranno tra gli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. La seconda prova invece verterà sulle discipline che caratterizzano il corso di studi. Durante le prove gli studenti non potranno usare smartphone e smartwatch, né telefonini o tablet, palmari o pc portatili, «pena – conclude Rossini – l’estromissione dalla prova d’esame». All’arrivo in classe la commissione inviterà gli studenti a consegnare telefonini e altri diospositivi con cui possono comunicare con l’esterno.

La prova orale potrà invece muovere i passi da un’immagine, un testo, un video, mentre il colloquio basato sulle esperienze svolte nell’ambito dei Pcto o dell’apprendistato di primo livello gli studenti potranno illustrare il significato di queste in chiave orientativa. Il voto finale dell’esame di Stato sarà determinato dalla somma dei punti assegnati per il credito scolastico, le due prove scritte e il colloquio. I maturandi potranno avere fino a cinque punti bonus, il punteggio massimo sarà di 100 punti con eventuale lode. Il punteggio minimo per mettere in tasca la maturità è di 60/100.