ANCONA – Ristoranti e cinema aperti, cene e pranzi anche in gruppo, le festività di quest’anno si svolgeranno in uno scenario che solo un anno fa non sembrava neanche minimamente ipotizzabile. A Natale 2020 infatti l’aumento dei contagi e la pressione elevata sulle strutture ospedaliere, spinsero il governo di allora a disporre la zona rossa per tutto il Paese e per tutto il periodo delle festività. All’epoca di attendevano ancora i vaccini anti-Covid per la popolazione, e la prima campagna vaccinale prese avvio soltanto a partire dal 27 dicembre, ma solo per i sanitari, mentre ad un anno di distanza in Italia si somministra la terza dose e si vaccinano i bambini dai 5 agli 11 anni. Tutto inimmaginabile un solo Natale fa.
Oggi nonostante il virus sia ancora ben presente, la quarta ondata galoppi un po’ in tutto il Paese e la variante Omicron abbia preso a diffondersi anche in Italia, Marche comprese, il quadro è ben diverso e se l’anno scorso il “rosso” la faceva da padrone quest’anno lungo lo Stivale predomina il bianco, punteggiato da regioni in zona gialla, fra le quali ci sono anche le Marche (dal 20 dicembre).
L’anno scorso in tutto il Paese era vietato ogni spostamento dalla propria regione, eccetto che per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di necessità. Chi non ricorda il coprifuoco? Le chiusure dei negozi e dei centri commerciali nel weekend sono un ricordo neanche troppo lontano, così come le chiusure prolungate di palestre, cinema, teatri e discoteche (che hanno riaperto da poco e sono costrette a chiudere nuovamente fino al 31 gennaio). Se un anno fa durante le festività era possibile spostarsi dalla propria abitazione solo una volta al giorno per fare visita a parenti o amici, tra le 5 e le 22 e al massimo in due persone, portando anche i figli minori di 14 anni, quest’anno c’è libertà di movimento anche in zona gialla, non c’è coprifuoco e le attività sono aperte.
Si sono tornati a vedere i centri delle città affollati di persone per lo shopping natalizio e i luoghi di spettacolo e cultura sono aperti, così come quelli dello sport, mentre un anno fa chi non ricorda che l’attività motoria era consentita solo individualmente e in prossimità della propria abitazione. Certo quest’anno abbiamo il Green pass e il Super Green pass che si sta ritagliando spazi sempre più ampi, ma le attività sono aperte durante queste festività ci si potrà concedere anche un pranzo ed un cenone al ristorante.
Una quasi normalità ritrovata, nonostante i paletti, nell’ottica di una convivenza con il virus grazie alla vaccinazione che ha proceduto e procede spedita, nonostante c’è chi ancora è scettico, chi ha paura e chi è irriducibilmente contrario ai vaccini. Certo sarà un Natale con la mascherina ancora sul volto, con il gel disinfettante sempre a portata di mano e con quel metro di distanza interpersonale di prudenza. Niente eventi e niente assembramenti all’aperto, ma la differenza rispetto ad un anno fa è ben visibile.