ANCONA – Dal 9 dicembre sarà attivo il Numero Unico di Emergenza 112 (Nue) che mette in rete, 118 (soccorso sanitario), 112 (carabinieri),
113 (polizia) e 115 (vigili del fuoco), attraverso una Centrale Unica di Risposta con sede all’Interporto di Jesi. Si tratta del numero unico europeo per tutte le emergenze, il cui obiettivo è quello di garantire una risposta e un soccorso tempestivi. «Riassorbirà tutti gli altri numeri di emergenza finora funzionanti» ha spiegato l’assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini, sottolineando che sono stati assunti 44 nuovi operatori per gestire il sistema.
L’iter della struttura, coordinata dall’Agenzia Regionale Sanitaria, era stato avviato sotto la giunta regionale targata Ceriscioli; servirà un’utenza di circa 2.426.000 persone (1.538.055 nelle Marche e 888.908 in Umbria con la quale è stata raggiunta una intesa) e in caso di necessità, verranno servite anche le chiamate in arrivo dalla vicina Toscana.
L’assessore ha poi annunciato che riattiverà il numero verde 800 936 677 che fornisce informazioni alla popolazione sul coronavirus: Saltamartini ha chiarito che sarà impiegato personale Urp e amministrativo delle Aziende Ospedaliere. Il numero era stato dismesso il 15 giugno scorso.
Inoltre ha annunciato che, «tenuto conto dell’altissimo numero di persone ricoverate nei plessi ospedalieri», ha disposto di attivare «un nucleo di coordinamento per lo smistamento e la valutazione dei pazienti in modo tale, che all’interno degli ospedali e delle quattro aziende ospedaliere, possa esserci un coordinamento non solo sull’allocazione dei pazienti covid», per «garantire prestazioni omogenee di attività ordinaria» dato che, come ha ricordato, «non si muore solo di covid, ma anche di altre patologie».