Ancona-Osimo

Obbligo Green pass: dove serve, come averlo, chi controlla e sanzioni

Scatta da oggi l'obbligo per i cittadini di presentare la certificazione verde per accedere ad alcune attività e servizi. Servirà per mangiare nei locali, fare sport, assistere agli spettacoli. Ecco le nuove regole

Immagine di repertorio

ANCONA – Entra in vigore da oggi – 6 agosto – il decreto del governo che obbliga i cittadini a presentare il Green pass per accedere ad alcune attività e servizi. Previste sanzioni salate per chi viola le regole e per gli esercenti che non controllano.

Il pass in Italia era già richiesto per partecipare alle feste, per cerimonie civili e religiose, come matrimoni, cresime, battesimi, per accedere alle residenze sanitarie assistenziali o ad altre strutture, per spostarsi in entrata e in uscita nelle regioni e nei territori in “zona rossa” e “zona arancione”.

Da oggi però viene esteso a numerose altre attività. Ecco tutte le nuove regole in vigore.

Dove serve

Il lasciapassare è diventato obbligatorio per consumare al tavolo, al chiuso, nei bar e ristoranti, per assistere a aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive, per entrare nei musei e negli altri luoghi della cultura, per visitare mostre, per entrare in piscina, centri natatori, palestre, per gli sport di squadra, per i centri benessere, anche quando all’interno di strutture ricettive se al chiuso.

Obbligo di Green pass anche per sagre e fiere, convegni e congressi, per centri termali, parchi tematici e di divertimento, per centri culturali, centri sociali e ricreativi (al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione), per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, oltre che per partecipare ai concorsi pubblici.

Dai 12 anni in su

La certificazione verde è obbligatoria per la fascia di popolazione in età vaccinabile, ovvero dai 12 anni in su. Per i bambini sotto i 12 anni non è richiesta. Esentato per motivi di salute, chi è in possesso di certificazione medica per patologie non compatibili con la vaccinazione, come soggetti allergici.

Come si ottiene?

Il Green pass si ottiene anche dopo la prima dose del vaccino, con l’esito negativo di un tampone molecolare o rapido eseguito nelle 48 ore precedenti e in seguito alla guarigione dal Covid-19 nei sei mesi precedenti.

Per ottenere e scaricare il green pass bisogna aver ricevuto dal Ministero della Salute, un sms con il codice authcode che andrà poi inserito sul sito predisposto dal governo all’indirizzo https://www.dgc.gov.it/web/, oppure sulla App Immuni, mentre sulla App IO compare direttamente. Chi non è avvezzo con la tecnologia, può stampare il pass ed esibirlo come documentazione cartacea. Altrimenti basta salvare il Qrcode sul proprio smartphone.

Per andare all’estero sarà valido, il Green Pass rilasciato a ciclo vaccinale completo (doppia dose o monodose) o con una unica dose fatta entro i 12 mesi dal primo tampone positivo per chi ha contratto il Covid-19.

Le sanzioni

Multe salate per chi viene sorpreso senza il Green pass dove richiesto, e per le attività che non controllano. I cittadini sprovvisti del lasciapassare saranno sanzionati con una multa fino a 400 euro, mentre per i gestori dei locali dove vengono individuate persone senza pass è prevista la chiusura da 1 a 10 giorni.

Chi controlla e come avviene la verifica

Le figure deputate alla verifica del possesso e della validità del Green pass per le attività per le quali è richiesto sono i pubblici ufficiali, i titolari o gestori di locali e attività, e il personale delegato. Per la verifica il governo ha messo a disposizione una App di verifica nazionale, VerificaC19, che installata su un dispositivo mobile consente di verificare l’autenticità e la validità delle certificazioni senza la necessità di avere una connessione internet (offline) e senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore. 

Basta inquadrare il Qrcode del pass (cartaceo o digitale) per verificarne la validità: al gestore del locale o dell’attività appare il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della certificazione. Il verificatore può chiedere di esibire un documento di identità in corso di validità per la verifica di corrispondenza dei dati anagrafici presenti nel documento con quelli visualizzati dall’App.

PIscina Passetto
Un’immagine della Piscina del Passetto all’aperto (immagine di repertorio)

Dove non è obbligatorio

Il pass non è richiesto per mangiare al tavolo all’aperto nei ristoranti e nei bar, così come non è richiesto per la consumazione veloce al bancone del bar e dunque al chiuso, per un gelato da portare via.

Non richiesto per soggiornare in alberghi o in strutture ricettive e quindi, anche se il decreto non lo dice chiaramente, non dovrebbe servire neanche (solo per chi soggiorna) per accedere alle sale interne di bar e ristoranti delle strutture ricettive.

Si potrà continuare a nuotare nelle piscine all’aperto e a fare sport nei centri con spazi esterni senza pass, che non è richiesto nei centri educativi per l’infanzia, nei centri estivi. Niente Green pass per accedere a chiese e luoghi di culto.