ANCONA – La carenza di personale infermieristico è di nuovo al centro dell’attenzione dopo che il Nursind nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme per l’Area Vasta due ventilando l’esposto. Il sindacato delle professioni infermieristiche aveva puntato il dito soprattutto verso i reparti di Emodialisi, Ortopedia, Chirurgia, sala operatoria e pronto soccorso del plesso di Fabriano, ma anche più in generale nelle strutture di Ancona, Senigallia e Jesi.
Una questione affrontata anche dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini nella sua pagina Facebook dove se la prende con il tetto di spesa e auspica un intervento del governo: «Dopo 2 anni di Covid e molte prestazioni rinviate – scrive -, sarebbe necessario che il Governo Draghi allentasse il vincolo per l’assunzione del personale che è legato all’organico del 2004 meno 1,5%. La competenza in materia è dello Stato e le Regioni che violassero questa regola di finanza pubblica sono assoggettate al Commissariamento».
Entrando nel dettaglio l’assessore regionale spiega che «solo per Asur (senza le altre aziende Inrca, Torrette e Marche Nord) e per poter assumere tutti gli infermieri e gli operatori sanitari, si stima che il costo sia di 14 milioni, ma le Marche sono autorizzate a spenderne meno di 4 milioni. Questi costi, non sono al momento coperti dallo Stato – spiega – e in tutte le Regioni italiane c’è una corsa forsennata a raschiare il barile per evitare il licenziamento».
Saltamartini spiega che «il Decreto Legge 35/2019 autorizza le Marche» a «spendere più di 3 milioni circa che la Regione ha già messo (ripeto già messo) a disposizione delle Aziende. Questa misura temporanea consente di trattenere in servizio tutti gli infermieri e tutti gli Oss almeno fino a settembre, per garantire il piano ferie e le stabilizzazioni. I pochi medici disponibili sul mercato, invece, sono tutti prorogati. Ma è un pannicello caldo».
L’assessore fa notare che «se è vero che gli obblighi internazionali di appartenenza alla Nato impongono all’Italia anche l’aumento delle spese militari, c’è da chiedersi se le opinioni pubbliche, che nei Paesi democratici sono la fonte del potere, sono concordi nel sopportare servizi sanitari carenti che al contrario dovrebbero essere urgentemente potenziati. La narrazione in alcuni articoli dei giornali che dovrebbero formare le opinioni pubbliche, dicono che invece è la Regione governata dal centrodestra da meno 2 anni ad avere questa responsabilità».
Intanto arrivano nuove assunzioni di sanitari all’Inrca si tratta di 5 giovani medici, 2 chirurghi e 3 pneumologi che andranno a ricomporre l’organico dei 2 reparti, in particolare presso il presidio di Osimo. Lo rende noto l’istituto nazionale di ricovero e cura. Si tratta dei pneumologi che avevano avuto già precedenti collaborazioni con il reparto di Pneumologia dell’Ospedale Regionale di Torrette ai quali si aggiunge anche un altro medico prima a tempo determinato ed ora assunto a tempo indeterminato.
Per quanto concerne i 2 chirurghi, si tratta di specializzandi al quinto anno di Chirurgia Generale arruolati grazie al protocollo di intesa tra Inrca e Università Politecnica delle Marche, nell’ambito del piano di assunzione già autorizzato dalla Regione Marche.