ANCONA – Giunta regionale al gran completo per la presentazione del piano di attuazione del Pnrr per la sanità marchigiana e l’aggiornamento del masterplan di edilizia sanitaria, che si è tenuto nel primo pomeriggio di oggi ad Ancona a Palazzo Raffaello.
Le risorse a disposizione ammontano a 68.269.911,16 euro su un totale di 182 milioni e consentiranno di realizzare 29 case di comunità (42.494.802,81 euro), 9 ospedali di comunità (23.178.983,35 euro), 15 centri operativi territoriali (2.596.125,00 euro). Sono 923 i milioni del Pnrr che verranno investiti per interventi in esecuzione, in cantierizzazione e in progettazione.
Non solo strutture, ma anche investimenti in strumentazioni (macchinari), digitalizzazione, telemedicina, reti di prossimità. Il Masterplan dell’edilizia sanitaria, prevede 923 milioni di euro di investimenti complessivi, di cui 759,3 milioni di euro già finanziati: la giunta regionale ha stanziato 157.595.19,33 euro di risorse aggiuntive tra fondi Por Fesr e fondo ospedali sicuri.
Con le risorse verranno realizzati tre nuovi ospedali, a Pesaro, Macerata e San Benedetto del Tronto, mentre a Urbino, Fano, Senigallia, Fabriano, Civitanova Marche, Ascoli Piceno sorgeranno le nuove strutture per le emergenze, e a Cagli, Fano e Tolentino tre nuovi Ospedali di Comunità-Hospice.
Per quanto concerne gli interventi in atto, è previsto l’arrivo di fondi per il nuovo Salesi, per l’Inrca, per le strutture di Fermo e Amandola, mentre per il nosocomio di Pergola è prevista la ristrutturazione della struttura. Gli interventi di riqualificazione di strutture sanitarie e ospedaliere esistenti previsti sono 33, mentre quelli di adeguamento sono 34.
«Questa è una prima grandissima risposta – ha spiegato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa – a cui dovranno sommarsi nei prossimi mesi e nei prossimi anni interventi che vanno a completare e definire questa cornice». Il governatore ha sottolineato che si tratta di «una svolta molto importante, storica per la sanità che torna a guardare al territorio e deve tornare alla prossimità, soprattutto una organizzazione che oggi guarda gli aspetti infrastrutturali e strutturali in termini di dotazioni, per far si che la sanità possa essere all’altezza della sfida».
Secondo Acquaroli occorre anche «saper costruire una risposta in termini di professionalità, che viene determinata dal numero enorme di professionisti che stanno andando verso l’età pensionabile a fronte della quale non c’è ancora un numero di professionisti che deve supportare questo ricambio generazionale». Per questo ha sottolineato che occorre «subito» studiare soluzioni per fare in modo che i medici di medicina territoriale, generale, i Pronto Soccorso e tutti gli altri ambiti «vengano coperti in maniera adeguata».
Sollecitato sulle polemiche lanciate dall’opposizione, ha spiegato: «Credo che le polemiche, le critiche e il dibattito siano normali in questa fase, anche perché ci sono tante risorse, a fronte di tantissime richieste di un territorio che negli anni ha mostrato molte criticità nella risposta dei territori».
«In 14 mesi siamo stati in grado di rispondere alla domanda di sanità di prossimità come ci avevano chiesto i cittadini – ha detto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – con un grande lavoro da parte dei dirigenti sanitari, degli organismi sociali, degli ordini professionali, degli enti locali e quindi con una forte concertazione e interlocuzione con i territori. Per definire una ricognizione e identificazione dei siti idonei dove attivare le Case della Comunità, gli Ospedali di Comunità e le Centrali Operative Territoriali previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che si concentra appunto sul potenziamento e sulla creazione di strutture e presidi che rappresentino il riferimento territoriale per la presa in carico del bisogno di salute dei cittadini e prevede essenzialmente la realizzazione di strutture territoriali. Avremo a disposizione oltre 68 milioni di euro per la sanità territoriale che è stata riconosciuta l’anello mancante tra rete ospedaliera e strutture per acuzie, il segmento intermedio per omogeneizzare i servizi. Ci aspettano mesi impegnativi con scadenze pressanti e tempi di realizzazione stringenti ma oggi con orgoglio presentiamo questo programma che sarà integrato con altri 27 milioni destinati ai macchinari elettromedicali e alla strumentazione tecnologica. L’ulteriore passo avanti sarà affrontare a livello nazionale la questione della carenza di personale, innanzitutto abolendo il numero chiuso a Medicina, incentivando le borse di studio e eliminando le incompatibilità».
L’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli ha parlato di «un investimento storico distribuito in maniera equanime su tutto il territorio regionale, senza distinzione tra costa e territori interni, tra piccole e grandi città. Un cambio di rotta epocale che cancella la scelta della precedente giunta che prevedeva la centralizzazione dei servizi ospedalieri in strutture uniche provinciali e che sceglie invece un sistema sanitario policentrico. Un nuovo sistema che, giorno dopo giorno, sta prendendo sempre più forma con atti concreti e che, da qui ai prossimi anni, assicurerà ai marchigiani servizi e strutture qualitativamente adeguate nel territorio».
Il Masterplan per l’edilizia ospedaliera aggiunge oltre 157 milioni di euro a quanti già programmato dall’assessorato nei mesi scorsi, portando a 923 milioni di euro i fondi per 50 interventi di edilizia ospedaliera.
Due le tipologie di strutture identificate dal Pnrr: le Case della Comunità (CdC) e gli Ospedali di Comunità (OdC). La Casa della Comunità (CdC). Nella casa di Comunità, che erogheranno prestazioni di primo livello, un ruolo fondamentale è assolto da team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di comunità e altri professionisti non solo afferenti al sistema sociosanitario ma anche al sistema sociale. A queste Case e Ospedali di Comunità si affiancano le Centrali Operative che svolgeranno una funzione di coordinamento della presa in carico del cittadino e di raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale.
Ecco dove saranno realizzate le strutture
AREA VASTA 1 | PESARO URBINO
MOMBAROCCIO – Casa della Comunità € 3,6 mln
PESARO Galantara – Ospedale della Comunità € 2,5 mln e COT
CAGLI – Casa della Comunità € 0,5 mln – Ospedale
di Comunità € 6,5 mln
URBINO – COT
FANO – COT
MONDOLFO – Casa della Comunità € 0,4 mln
FOSSOMBRONE – Casa della Comunità € 0,7 mln
AREA VASTA 2 | ANCONA
SENIGALLIA – COT
CORINALDO – Casa della Comunità € 3,2 mln
FILOTTRANO – Casa della Comunità € 1,2 mln
JESI – Casa della Comunità € 0,5 mln, Ospedale di Comunità
€ 7 mln e COT
CINGOLI – Casa della Comunità € 0,3 mln
FABRIANO – Casa della Comunità € 1,1 mln e COT
ANCONA – 2 Case della Comunità € 3,8 mln e COT
CHIARAVALLE – Casa della Comunità € 2 mln
e Ospedale della Comunità € 0,2 mln
LORETO – Casa della Comunità € 2 mln
e Ospedale di Comunità € 0,2 mln
AREA VASTA 3 | MACERATA
CIVITANOVA MARCHE – Casa della Comunità € 3,8 mln e COT
RECANATI – Casa della Comunità € 5,1 mln
CORRIDONIA – Casa della Comunità € 1 mln e Ospedale
di Comunità € 1,7 mln
MACERATA – Casa della Comunità € 1,8 mln e COT
TREIA – Casa della Comunità € 0,2 mln e Ospedale di Comunità € 0,8 mln
CAMERINO – Casa della Comunità € 1,8 mln
SAN SEVERINO MARCHE – Casa della Comunità € 2 mln e COT
AREA VASTA 4 | FERMO
FERMO – COT
MONTEGRANARO – Casa della Comunità € 2 mln e COT
PETRITOLI – Casa della Comunità € 1,5 mln
PORTO SAN GIORGIO – Casa della Comunità € 2,2 mln
SANT’ELPIDIO A MARE – Casa della Comunità € 2,4 mln
AREA VASTA 5 | ASCOLI PICENO
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Casa della Comunità
€ 4,3 mln, Ospedale di Comunità € 2 mln e COT
ASCOLI PICENO – Casa della Comunità € 0,2 mln, Ospedale
di Comunità € 2,7 mln e COT
ACQUASANTA TERME – Casa della Comunità € 0,1 mln
COMUNANZA – Casa della Comunità € 0,7 mln
OFFIDA – Casa della Comunità € 0,1 mln
Alcuni dei 50 interventi previsti nel Masterplan ai si aggiungono altri 34 interventi di adeguamento determinati dall’emergenza Covid-19:
• 3 nuovi ospedali: Pesaro, Macerata, San Benedetto del Tronto
• 6 nuove strutture per le emergenze: Urbino, Fano, Senigallia, Fabriano, Civitanova Marche, Senigallia
• 3 nuovi ospedali di comunità/hospice: Cagli, Fano, Tolentino
• 4 nuovi ospedali in corso di esecuzione: Salesi, Inrca, Fermo, Amandola
• 1 ristrutturazione integrale
• 33 riqualificazioni di strutture sanitarie e ospedaliere esistenti