ANCONA – Tra sfide, obiettivi e priorità del mandato, i nuovi assessori nominati nella giunta regionale, dopo l’elezione in Parlamento di Guido Castelli (FdI), Mirco Carloni (Lega) e Giorgia Latini (Lega), si sono presentati all’ottavo piano di Palazzo Raffaello, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta ieri.
In quella occasione il presidente Acquaroli, affiancato dalla giunta al completo, ha presentato le tre new entry, Goffredo Brandoni (FdI), Andrea Maria Antonini (Lega) e Chiara Biondi (Lega) che ne hanno raccolto le rispettive deleghe. Il governatore ha ricordato anche che la vice presidenza è andata all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che ha ringraziato il presidente per la fiducia.
Ha parlato del suo insediamento in seno alla giunta regionale come «un tuffo nel passato» l’assessore con deleghe a Bilancio, Personale e Trasporto Pubblico, Goffredo Brandoni, ricordando quando nel 2008 venne eletto alla guida del comune di Falconara Marittima che allora rischiava il dissesto finanziario.
Il bilancio del comune di Falconara aveva «circa 90miloni di debiti. Ci davano una vita limitata a sei mesi per dissesto finanziario – ha ricordato -, invece abbiamo avuto particolari intuizioni e siamo riusciti a mettere sui binari consueti un bilancio, che negli anni, siamo riusciti a ricondurre ad un bilancio quasi normale».
Riferendosi ai 5 miliardi del bilancio della Regione Marche, ha sottolineato che «il 78%» riguarda la sanità, mentre la parte rimanente gli altri assessorati e servizi. Brandoni ha rimarcato che le risorse sembrano cospicue, ma tra i tagli della finanza pubblica operati dal governo centrale nei confronti degli enti locali (Regioni e Comuni) insieme alle calamità «che ci sono capitate, quella del terremoto del 2016, l’alluvione recentissima (15 settembre, ndr), e in mezzo una pandemia e una crisi energetica che hanno ripercussioni su aziende e imprese» non sono poi così tante.
L’assessore ha sottolineato l’importanza delle risorse europee tra cui il Pnrr, e sulla Corte dei Conti che ha bacchettato la Regione per i ritardi nel dare esecutività alle risorse europee, ha smorzato dicendo «è una bacchettata leggera» visto che oltretutto la ratifica è stata essenzialmente positiva». Inoltre ha puntualizzato di essersi confrontato con i dirigenti degli uffici regionali del personale, dell’area finanziaria e dei fondi europei, ai quali ha chiesto «di accelerare e organizzare: ho già avuto una prima riunione con loro».
Nel suo discorso ha toccato anche il tema del caro carburante e della pandemia che hanno impattato pesantemente sulle imprese del Trasporto pubblico locale con molte aziende che «rischiano la chiusura. Questo è uno dei problemi immediati che ho sul tavolo».
Fresco delle sue 24 deleghe da assessore, Andrea Maria Antonini ha subito rimarcato l’esperienza politico-amministrativa, peraltro sottolineata anche dal governatore Acquaroli, e scherzandoci su ha detto: «Sono un usato garantito» e ancora, «ho fatto tutta la filiera» dalla circoscrizione fino all’assessorato in Regione, passando attraverso gli incarichi in seno al comune di Ascoli Piceno come presidente del consiglio comunale, assessore e vice sindaco, il ruolo da consigliere e assessore provinciale, poi l’elezione in Consiglio regionale e l’incarico alla presidenza della III Commissione consiliare permanente governo del territorio e ambiente.
Parlando delle priorità per quanto concerne le sue deleghe, ha posto in cima all’agenda politica quella di dare un «supporto importante al tessuto produttivo marchigiano che è in grande difficoltà» in seguito a «calamità naturali, ma anche sanitarie e economiche. La Regione dovrà lavorare parecchio per sostenere le aziende».
In merito ai rincari energetici che stanno mettendo in croce le imprese ha detto che bisogna pensare allo «sviluppo energetico e credo che questo tema sia strategico per il mio assessorato». «Il mio assessorato nasce sulla continuità rispetto al lavoro del mio predecessore» ha detto riferendosi a Mirco Carloni, eletto alla Camera, ha aggiunto anche «cercherò di mettere anche del mio, ma raccolgo un lavoro importante fatto in questi due anni».
«L’ascolto del territorio è fondamentale: sentire e percepire le problematiche e soprattutto portare le soluzioni» ha spiegato, ricordando che sul fronte dell’alluvione la giunta ha messo in campo una misura sul credito da circa 6 milioni per le aziende. «Ovviamente ci dovremo relazionare molto con il governo centrale – ha concluso – per delle misure straordinarie, che sappiamo arriveranno a breve. Abbiamo già monitorato tutte le situazioni più critiche e adesso metteremo in campo un piano di recupero, sviluppo e sostengo alle aziende»
Ha parlato di lavoro in continuità con la collega Giorgia Latini, eletta alla Camera, l’assessore a Cultura, Istruzione, e Pari Opportunità, Chiara Biondi.
«Imprescindibile per una buona azione di governo il contatto con il territorio» ha detto, rimarcando «vengo dal territorio, sono abituata a confrontarmi sempre e sono molto dedita all’ascolto».
Biondi ha spiegato di aver preso in mano «i dossier più importanti» e toccando le deleghe raccolte dalla Latini ha annunciato che porterà avanti la candidatura dei teatri marchigiani a patrimonio Unesco, mentre per quanto concerne la delega allo sport intende «portare qui nelle Marche importanti manifestazioni, anche a livello internazionale, in modo tale da far conoscere il nostro territorio».
Sul fronte del terzo settore, «stiamo lavorando sull’associazionismo, perché sappiamo perfettamente quanto è importante il ruolo che svolgono le associazioni nei nostri territori».
In merito all’Istruzione, ha spiegato di aver fatto presente al ministro Valditara «quelle che sono le criticità che il nostro sistema scolastico deve affrontare: in maniera particolare il problema delle classi pollaio, ma soprattutto una applicazione troppo stringente delle norme» che fissano i paletti per poter costituire le classi. «Dobbiamo attenerci alle indicazioni numeriche – ha spiegato -, ma purtroppo nelle Marche, nonostante siano previste delle deroghe all’interno di questa normativa, queste non sono per noi favorevoli, quindi cercheremo di portare avanti con il ministro anche una certa apertura per poter concedere deroghe anche più importanti».