ANCONA – «Ci sono tutti i presupposti perché il prossimo anno scolastico, anche nei comuni del cratere, possa partire nel migliore dei modi possibile». Lo ha assicurato il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Marco Ugo Filisetti, questa mattina – 26 maggio – a Palazzo Raffaello, in occasione della visita nelle Marche del sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, accolto dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e dall’assessore Giorgia Latini prima di recarsi a Montegiorgio, per una visita alla scuola primaria “Lucidio Ceci” e nel pomeriggio ad Ascoli Piceno per un incontro con i sindaci dei Comuni colpiti dal terremoto nel 2016. Presenti anche il commissario regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti e il vice presidente del gruppo consiliare Mirko Bilò.
Filisetti, a margine della conferenza stampa, ha spiegato che «tutte le scuole del cratere hanno avuto una deroga» in merito alla soglia minima di alunni prevista per ogni classe, «conseguentemente la media di alunni per classe è decisamente più bassa rispetto al resto della regione»: questo in modo da contrastare il fenomeno dello spopolamento legato ad una ricostruzione che sta per partire solo dopo 5 anni dal sisma.
40 le classi in deroga nei comuni del cratere, mentre tutte le scuole dell’area colpita dal sisma potranno contare su 2milioni e mezzo di euro complessivi in più per garantire la formazione con nuove assunzioni di bidelli e assistenti amministrativi. Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale ha rimarcato che, in un anno, il numero degli alunni nelle scuole del cratere si è ridotto di 820 giovani, «ma il numero delle sezioni è rimasto pressoché invariato» e che mediamente nelle classi sono presenti 11-12 alunni contro i 20 presenti nel resto della regione.
«Abbiamo messo a disposizione per i comuni del cratere oltre 1.000 posti studente in più alla primaria, 1.000 in più all’infanzia e 500 in più nella scuola di primo grado», ha detto Filisetti, spiegando che il mantenimento dello stesso numero di classi e sezioni è già stato finanziato per il prossimo anno scolastico e per i successivi.
Il sottosegretario Rossano Sasso ha annunciato l’intenzione di voler prevedere una soluzione strutturale con una nuova norma che preveda nuovi standard di numerosità media delle classi che consenta di non agire più in deroga, una norma utile anche contro l’annoso fenomeno della classi pollaio e per permettere alle istituzioni scolastiche si avere l’autonomia.
Il sottosegretario ha rimarcato la volontà del ministero di ascoltare l’appello dei sindaci delle scuole del cratere di continuare a garantire l’istruzione sul territorio e che l’obiettivo è di trovare «soluzioni subito».
«Ho trovato criticità che devono essere capite – afferma – perché la scuola è vita, è famiglia, è presenza sul territorio, è futuro, ma bisogna fare i conti con i numeri. Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Filisetti ha dato grande disponibilità a venire incontro alle esigenze del territorio, una disponibilità quasi ai limiti delle possibilità e delle competenze dell’Ufficio Scolastico Regionale. Si è capito che serve un intervento normativo, con tempi immediati, per questo, d’accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale e quello legislativo, stiamo studiando emendamenti da inserire nei decreti di prossima discussione. Siamo in una fase di interlocuzione rapida».
Poi ha fatto notare che nel cratere ci sono scuole con 5 classi con un numero complessivo di alunni pari a trenta unità, circa: «È già tanto, ma non si possono fare prime classi con 4 alunni, occorre trovare una soluzione magari anche in solidarietà con altri comuni».
Il sottosegretario ha plaudito all’azione messa in campo dalla Giunta Acquaroli, e in particolare dall’assessore all’Istruzione Giorgia Latini: «Dalle parole con questo governo passiamo ai fatti – ha detto -. La Regione Marche grazie all’impulso dell’assessore Latini e alla sensibilità del presidente Acquaroli è la prima in Italia sia per la programmazione di innovazione tecnologica e didattica sia per l’utilizzo degli impianti di aerazione nella scuola. Resta da fare i conti con le esigenze dei territori e di tutti i sindaci, il cui ascolto è fondamentale».
Sasso ha ringraziato «il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Filisetti per averci dato delle soluzioni per le aree del cratere, adesso spetta alla politica, al Governo e al Parlamento fare sintesi per dare una copertura a quelle che sono le richieste dei sindaci fin dove è possibile. Dobbiamo creare una rete di solidarietà. Come sottosegretario mi impegno a far sì che le risorse che avremo a disposizione dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza, ndr) possano contribuire ad un sostegno concreto. Tutti dobbiamo assumerci le responsabilità ognuno nei propri ruoli».
Il presidente Francesco Acquaroli ha evidenziato che è «doveroso» rivolgere una «attenzione importante» verso «tutti quei territori che sono oggetto di spopolamento condizionato dal sisma e della rallentata ricostruzione» e in tale cornice il confronto con il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso «è importante per avvicinare le posizioni tra le richieste dei sindaci dei Comuni delle realtà più colpite, anche in termini di riduzione dei servizi, e quelle che sono le norme dello Stato ed i numeri previsti per legge. Due situazioni che confliggono, ma l’auspicio è che il Parlamento sappia trovare le giuste soluzioni per un problema molto sentito dalla nostra comunità. Dobbiamo dare a queste aree la possibilità di ripartire con tutte le potenzialità che avevano prima del sisma».
L’assessore regionale Giorgia Latini, dal canto suo ha ripercorso i principali interventi messi in campo dalla Regione nei primi sette mesi di legislatura, segnata dalla pandemia e dalla didattica a distanza, che hanno comportato uno sforzo ulteriore. «Due milioni -. ricorda – sono stati stanziati per l’installazione nelle aule scolastiche di impianti per la ventilazione meccanica controllata dell’aria con recupero di calore e 3milioni per i sanificatori per le aule scolastiche».
Sul piatto della bilancia ha posto anche i 2,5 milioni di euro destinati all’acquisto di pc portatili per la didattica digitale integrata, che ha visto 8.300 domande e i 750mila euro per il progetto pilota per la didattica digitale e la didattica orientativa negli istituti scolastici. «Una attenzione prioritaria – spiega – verrà riservata alle scuole operanti in contesti di povertà educativa e a quelle che si trovano in zone colpite dal terremoto».