L’hanno definita la cometa del secolo, si chiama C/2023 A3 Tsuchinshan Atlas e, se nei prossimi giorni sopravvivrà al passaggio intorno al sole, sarà visibile anche a occhio nudo dal 10 al 15 ottobre proprio dopo il tramonto, a ovest, bassa sull’orizzonte.
Uno spettacolo per i tanti appassionati della volta celeste, che porta con sé anche alcune particolarità di cui parla l’esperto astrofilo anconetano Davide Ballerini: «Parliamo di una cometa non periodica – spiega Ballerini – a differenza di quelle cicliche che hanno orbite ellittiche molto allungate e che impiegano tanto tempo per ripassare. Questa invece non è periodica, l’orbita non è chiusa, è parabolica, aperta, la vedremo stavolta e poi non la vedremo più. Questa cometa raggiungerà il perielio, dunque girerà intorno al sole, il 27 settembre. Nella speranza che sopravviva poi si avvicinerà alla terra fino al 12 ottobre, giorno del perigeo. Il 27 settembre sarà dunque un giorno di svolta per la cometa ma anche per noi che aspettiamo che giri intorno al sole e superi questo perielio in maniera indenne, perché talvolta le comete si possono disintegrare e scompaiono. In quel momento sarà molto vicina al sole, a 60 milioni di km, la stessa distanza del pianeta Mercurio. Dovremo aspettare il 28 e il 29 settembre per vedere se esce indenne da questo passaggio».
Fino a quella data sarà osservabile all’alba, con gli strumenti, un telescopio o un binocolo, mentre dopo il passaggio, tra il 10 e il 15 ottobre, ci sarà il momento più favorevole per l’osservazione. In quel periodo sarà visibile al tramonto, 20 gradi sopra l’orizzonte, e ci saranno due ore di tempo per osservarla, al primo buio.
«Ci sono previsioni di aumento di luminosità notevole, ecco perché l’hanno definita la cometa del secolo – prosegue Ballerini –, si parla di un salto di quattro grandezze di luminosità. Sarà luminosa come Venere, l’astro più visibile di notte in cielo, e con la coda sarà grande quanto la luna. La si potrà osservare chiaramente anche a occhio nudo, dunque. Il giorno migliore sarà il 12 ottobre, appunto perché il 12 raggiungerà un altro punto importante che si chiama perigeo, il punto più vicino alla terra, a 70milioni di chilometri dalla terra. Quel giorno la vedremo più splendente e più grande, naturalmente meteo permettendo».
Un astro che porta con sé delle caratteristiche molto particolari: «La curiosità di questa cometa è che normalmente presenta due code, una di polveri e una di ioni, ma la seconda, in questa cometa, non si manifesta, mentre quella di polveri è notevole. Inoltre da marzo ad agosto ha fatto emergere un aspetto nuovo: normalmente una cometa man mano che si avvicina al sole aumenta chioma e coda, invece in questa a maggio è diminuita di luminosità, per poi aumentare di nuovo successivamente. Una anomalia, nel mese di agosto s’è registrato un aumento di diametro della chioma da 300mila km di diametro a 400mila km, che sono più della distanza tra terra e luna. Davvero un bell’astro da vedere».
Negli anni Novanta le comete Hyakutake e Hale-Boop furono ancora più grandi, in cielo, davvero non paragonabili alla C/2023 A3 Tsuchinshan Atlas, «ma comunque questa sarà davvero grande e interessante, specie rispetto alle ultime che abbiamo osservato».
Dove guardarla? Davide Ballerini conclude: «Siccome si osserva dopo il tramonto e verso ovest, il luogo migliore sarà una pianura lontano dalle città e dalle luci, perché resterà bassa sull’orizzonte. Ma da Ancona si vede il tramonto sul mare, siamo fortunati, si potrebbe vedere bene anche da Marina Dorica, ma soprattutto da luoghi senza inquinamento luminoso».