ANCONA – Ha resistito, si è riadattato, ha confermato di essere «eterno» pur dovendo fronteggiare situazioni di difficoltà oggettive, imposte dalla pandemia. È il teatro, forma di espressione artistica tra le più raffinate. Intramontabile. Ma anche tra le più colpite dalle misure restrittive in epoca Covid. Ora, però, finalmente s’intravede uno spiraglio di luce. Là in fondo. In una fessura del sipario. E dal 26 aprile, i luoghi simbolo di cultura potranno tornare finalmente a riaccogliere gli spettatori dal vivo.
Di questo, di quanto fatto nei mesi di «resilienza», del cartellone futuro e degli eventi in cantiere ne abbiamo parlato con Velia Papa, direttrice di Marche Teatro.
«Non vediamo l’ora di riaprire – ammette -. Stiamo cercando di capire quali saranno le norme da rispettare per farlo con la massima sicurezza, specie in termini di distanziamento e di come andrà distribuito il pubblico dentro la sala. La speranza è di essere gialli per un po’, così da poter ricominciare regolarmente con le nostre attività. Per certo, da martedì 27 inizieremo con la mostra». Al Teatro delle Muse, nel cuore della città di Ancona, «un’esposizione dedicata a Romeo Castellucci sarà visitabile su prenotazione, per un massimo di mezz’ora e gratuita, tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19. Era già stata messa a punto per il 27 marzo, Giornata Mondiale del Teatro, ma chiaramente le limitazioni non ci hanno consentito di renderla disponibile ai visitatori. Rimarrà aperta fino al prossimo 13 giugno, giornata di chiusura del Festival Inteatro, che quest’anno si terrà dal 4 al 13 giugno tra Ancona e Polverigi. Il programma verrà modulato in base alla situazione epidemiologica», spiega ancora Velia Papa.
«Nel frattempo è già stato riaperto il punto vendita Muse Shop. Poi ripartiremo con gli spettacoli: ne abbiamo davvero tanti pronti. Questo perché gli artisti, seppur a porte chiuse, hanno potuto lavorare e prepararsi al meglio per le occasioni di normalità. Ad esempio abbiamo messo in cartellone alcune produzioni saltate negli scorsi mesi e che saranno recuperate, per le quali avevamo emesso voucher per gli spettatori».
A tal proposito, dalle Muse sono pronti a riprogrammare gli spettacoli come ‘Una notte sbagliata’ con Marco Baliani e ‘Miracoli metropolitani’ della Carrozzeria Orfeo. Tra fine agosto e la prima di settembre invece andrà in scena la stagione lirica ‘Kammeroper alla Mole’, con tre appuntamenti alla Mole Vanvitelliana.
Quindi focus sulla più stretta attualità. «Tra le attività (mai fermatesi del tutto, ma che hanno continuato a viaggiare in altre forme, ndr) portate avanti in queste settimane, il 22 aprile c’è stata la prima puntata della serie web per bambini ‘Dieci piccoli conigli’ del Teatro del Canguro, visibile sul sito dedicato sulla pagina Mtspazio online di Marche Teatro – racconta la direttrice -. Le altre tre puntate saranno fino al 4 maggio. I bambini saranno protagonisti e potranno suggerire scrivendo il colpevole del giallo e nel quale il detective Guglielmo dovrà scegliere chi far scomparire tra i dieci coniglietti. Dall’8 maggio poi, il Canguro riprenderà nei fine settimana gli spettacoli per i più piccoli al Teatrino del Piano».
Il direttore di Marche Teatro passa poi a spiegare di una sorta di «riconversione» avvenuta negli ultimi mesi: «Ci siamo preparati alla multiformità – evidenzia – per non perdere il contatto con il pubblico. Il Teatro delle Muse, edificio storico e bene architettonico chiuso, è stato un colpo al cuore. Per questo ci siamo impegnati per sfruttare le sue peculiarità e, almeno nella prima fase, di farlo diventare uno spazio espositivo».
E aggiunge sull’occupazione: «Il primo grande obiettivo raggiunto durante il periodo di chiusura è stato garantire il lavoro alle maestranze che vi operano, pur a porte chiuse. Di qui i tanti eventi in streaming, ad esempio. Dunque vita c’è sempre stata, a prescindere da tutto. E le dirette su Internet le abbiamo avviate in tempi non sospetti. Questo ha consentito alle compagnie di esibirsi, per il pubblico tuttavia confinato a casa, e agli operatori di svolgere la loro professione».
In chiusura Velia Papa riflette sulla candidatura di Ancona a capitale della Cultura 2022, che ha messo in luce tante bellezze di questa città, mostrandone potenzialità e virtù da conservare: «Noi stessi abbiamo contribuito proponendo alcuni progetti che intendiamo realizzare – conclude -. Come Teatro delle Muse siamo orgogliosi di aver cooperato in sinergia con tanti soggetti diversi, perché siamo convinti che lavorando in squadra si possa arricchire ulteriormente il già forte tessuto culturale di questo territorio».