Ancona-Osimo

In mare in bici e di corsa: exploit dell’anconetano Michael Guidarelli per Tea e Orizzonte Autonomia

L'anconetano Michael Guidarelli con il team ‘Tin Bota’ ha vinto l'ironman dell'Isola d'Elba per una raccolta fondi davvero significativa. Ecco la sua storia

‘Tin Bota’ per Tea all'Elbaman 2024
‘Tin Bota’ per Tea all'Elbaman 2024

ANCONA – Una gara per Tea. Vincere un ironman non è cosa da tutti. C’è riuscito un anconetano, Michael Guidarelli, all’ironman denominato Elbaman che s’è svolto all’isola d’Elba, in staffetta con altri due compagni di squadra nel team Tin Bota. Ma con un obiettivo molto speciale, che va ben al di là di quello sportivo. L’ironman è definito dalla World Triathlon come distanza triathlon super lungo, la più dura competizione in questa tripla disciplina, che prevede 3,9 km a nuoto, 180 in bici e 42 di corsa. Una gara estenuante cui si può partecipare anche in staffetta: un atleta nel nuoto, uno in bici e uno di corsa, ovviamente in una classifica a parte rispetto a chi se la fa tutto da solo. Il team Tin Bota, che in emiliano significa “tieni botta” o “tieni duro”, con Michael Guidarelli in prima frazione a nuoto, c’è riuscito per il secondo anno di seguito all’Elbaman, ma con un messaggio e un obiettivo davvero particolari: è stata una gara per Tea, la figlia di Michael, e per dare visibilità alla raccolta fondi organizzata per Orizzonte Autonomia, onlus che svolge la propria attività a Camerano e che si occupa di terapie per bambini con gravi disabilità.

Una missione che Michael Guidarelli, ingegnere quarantenne di Ancona, papà molto speciale e forte nuotatore, ha portato a termine insieme al ciclista Gabriele Zanetti di Parma e al runner Andrea Scerrino di Reggio Emilia, tutti preparati e seguiti dal coach Gabriele Torcianti, anche lui reggiano. Una missione sportiva con annessa una raccolta di fondi su Gofundme (https://gofund.me/93b230c6) che ha permesso di raccogliere la considerevole cifra di oltre 17mila euro, a fronte di un obiettivo di 9mila. La raccolta chiuderà il 6 ottobre prossimo ed è andata ben oltre le aspettative, come spiega Michael Guidarelli: «L’iniziativa è nata grazie al mio allenatore Gabriele Torcianti, di Reggio Emilia, molto sensibile ai temi legati a salute e prevenzione. Gli era piaciuta la mia storia di quando volevo affrontare il triathlon insieme a Tea. Così l’anno scorso è nata l’idea di una staffetta a carattere permanente che di stagione in stagione porta avanti cause benefiche. L’anno scorso abbiamo contribuito a una raccolta fondi per la ricostruzione dopo l’alluvione in Emilia Romagna e stavolta abbiamo deciso di raccogliere fondi per Orizzonte Autonomia, dove Tea, la mia figlia maggiore, fa terapia».

Un risultato prestigioso sotto il profilo sportivo, quello dell’ironman dell’Elba, ma ancora più importante e speciale quello ottenuto sulla piattaforma Gofundme: «Abbiamo osato e la fortuna ci ha aiutato. Volevamo raccogliere 9mila euro che sono i costi che l’associazione sostiene per garantire terapie ai dodici bambini che segue, tutti con disabilità gravi o gravissime, da ottobre a metà dicembre. Invece siamo riusciti a raccoglierne quasi il doppio, così garantiremo le terapie anche fino al mese di gennaio. Con la fondazione c’eravamo detti “non poniamoci limiti”, la realtà ci ha aiutato. Ci sono state circa 160 donazioni, dunque almeno altrettante persone ma so che la piattaforma ha registrato anche delle donazioni collettive». E poi la gara, che non è un dettaglio ma che sostiene e dà forza a un obiettivo e una missione così speciali: «Avevamo vinto anche l’anno scorso, ma una vittoria in una gara del genere non è mai scontata – conclude Guidarelli –. D’altra parte stavolta avevamo una grande responsabilità, verso Tea e verso la fondazione, e ci tenevamo davvero tanto».

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