ANCONA- Un inizio decisamente positivo per l’Anconitana, e non solo per i risultati in campo. Sin dal giorno della conferenza in Comune, la creatura di Stefano Marconi ha fatto breccia nei cuori della tifoseria anconetana che sta dimostrando il suo affetto a più riprese. Riaccendere l’entusiasmo dopo la scorsa stagione poteva considerarsi impresa ardua per chiunque e, ad oggi, la scommessa del Presidente e del suo staff può dirsi vinta. Grandi meriti di tutto questo vanno dati ad una politica societaria volta a riportare l’Anconitana in mezzo alla sua gente, nel cuore pulsante della città. Testimonianza di tutto sono state le varie iniziative realizzate fino ad ora, come il voto su Facebook delle nuove maglie ufficiali, la campagna abbonamenti o la presentazione della squadra all’Arco di Traiano.
«Vogliamo un’Anconitana che sia sentita propria dagli anconetani – spiega il responsabile marketing e commerciale Massimo Bugari – È uno scopo che stiamo perseguendo da quando siamo arrivati. Dopo due anni catastrofici l’obiettivo è restituire alla città la fiducia verso la società e la squadra. Il nostro modo di operare è sincero, anconetano. Vogliamo riavvicinare il nostro territorio, e soprattutto cercare sempre di ascoltare i tifosi che ci stanno seguendo in un modo incredibile».
Tante novità, tante iniziative in cantiere, come ci conferma lo stesso Bugari: «Stiamo vagliando diverse cose dal punto di vista commerciale, tra un paio di settimane potremo dire di più. Diciamo che ci saranno novità sia per quel che riguarda il periodo di Natale che per il merchandising. Sono sempre di più le persone che ci chiedono come acquistare le maglie e tutto il resto e presto potremo dar loro queste risposte»
La chiusura sul presidente che, in così poco tempo, è già entrato nel cuore dei tifosi: «Stefano Marconi è la persona giusta per questa piazza, sia dal punto di vista della solidità economica che da quello della sincerità. E’ un tifoso e la sua attività non vuole niente in cambio. Non vuole fare nessun doppio gioco, è una persona di Ancona che però ha capacità economica per fare quello che sta facendo».