Ancona-Osimo

Massimo Gadda: «Anconitana, un entusiasmo incredibile»

Lo storico capitano e bandiera dei colori biancorossi guarda con ottimismo al percorso della nuova Anconitana di Stefano Marconi: «Ancona è la mia città di adozione. Incredibile la passione dei tifosi anconetani». Domani ore 15.30 al Del Conero arriva il Castelplanio

Gadda, il terzo da sx in basso, con la maglia biancorossa
Gadda, il terzo da sx in basso, con la maglia biancorossa

ANCONA- L’Anconitana di Stefano Marconi, giornata dopo giornata, sta conquistando tutti. Al di là delle prestazioni sul campo di Mastronunzio e soci, che saranno di scena domani alle 15.30 contro le Torri Castelplanio, ciò che commuove di queste prime uscite è il calore dei tifosi dorici che, incuranti della Prima Categoria, si stanno confermando l’arma più preziosa dei biancorossi.

Tanti addetti ai lavori, ex giocatori e bandiere indiscusse hanno manifestato apertamente la loro vicinanza. Tra questi anche l’indimenticato capitano Massimo Gadda, uno che Ancona la porta sempre nel cuore.

«Sento un entusiasmo incredibile, una cosa da far vedere in tutta Italia – afferma con gioia Gadda – Devo dire che non sono particolarmente sorpreso, perché conosco la passione dei tifosi anconetani e so cosa rappresenta la squadra per loro». Un entusiasmo riacceso con veemenza dalla nuova proprietà targata Stefano Marconi, ricca di progetti e ambizioni: «Il Dorico è la storia del calcio ad Ancona e ci sta che almeno in queste categorie si possa tornare lì. La cosa più importante, a mio parere, è avere un centro di allenamento, ancor prima della stadio».

Un legame profondo, sincero, quello tra Massimo Gadda e la città dorica che il capitano sventola con orgoglio: «Ancona è la mia città di adozione, il filo che ci unisce dopo tanti anni è ancora molto forte e sono veramente onorato di questo. Lì sono nati i miei due figli, nella loro carta d’identità c’è scritto Ancona. Sono troppo legato». Le strade, negli ultimi anni, hanno rischiato di intrecciarsi più volte: «Allenare i biancorossi è sempre stato il mio sogno e non so se si realizzerà un giorno, vedremo».

La chiusura è per i tifosi, che con il loro tifo e il loro spettacolo stanno ricevendo attestati di stima da tutta Italia: «Ci tengo a far loro i complimenti per come hanno saputo accettare questa categoria, per come con entusiasmo stiano ripartendo dal basso dimostrando ancora una volta l’amore incondizionato verso la squadra della propria città».