ANCONA – Dopo 500 straordinarie repliche in tutta Italia, lo spettacolo di Massimo Ranieri, ideato e scritto con Gualtiero Peirce, si rinnova in una nuova versione ricca di sorprese e nuovi brani musicali. Continua così il meraviglioso viaggio dell’istrionico artista insieme al suo pubblico, che farà tappa al teatro delle Muse. L’appuntamento con “Sogno e son desto 500 volte”, sarà giovedì 27 febbraio, alle ore 21.
Una magnifica avventura, sospesa tra il gioco entusiasmante della fantasia e le emozioni più vere della vita. Resta immutata la formula vincente, con Ranieri interprete dei suoi grandi successi musicali, ma sempre attore e narratore. In questa nuova versione senza perdere di vista il gusto irrinunciabile della tradizione umoristica napoletana e dei colpi di teatro, naturalmente non mancheranno le sorprese. Ma stavolta, soprattutto, Ranieri sarà se stesso ancora di più.
In scena ci sarà un Massimo al 100%, che offrirà al suo pubblico tutto il meglio del suo repertorio più amato e più prestigioso. L’orchestra che accompagnerà l’artista è formata da Flavio Mazzocchi (pianoforte), Pierpaolo Ranieri (basso), Marco Rovinelli (batteria), Andrea Pistilli (chitarra classica), Tony Puja (chitarra elettrica), Donato Sensini (fiati), Stefano Indino (fisarmonica).
Massimo Ranieri è nato a Napoli nel 1951, quarto di otto figli di una famiglia operaia. Si fa notare da Giovanni Polito mentre canta nei ristoranti alla moda, per rallegrare turisti e napoletani abbienti. A soli tredici anni incide il suo primo disco e sbarca in America e, nel 1966, debutta sulla televisione italiana presentando la canzone “L’amore è una cosa meravigliosa”. Nel 1968 è a Sanremo con “Da bambino”, eseguita insieme ai Giganti. Il suo primo disco omonimo esce nel 1970. Nello stesso anno debutta al cinema e si aggiudica il David di Donatello come miglior attore. Inizia così una fortunata carriera cinematografica, che spazierà dal noir alla commedia.
Inizia quindi una carriera teatrale, che lo porterà a collaborare con registi del calibro di Giuseppe Patroni Griffi, Giorgio De Lullo e Giorgio Strehler. Nel 1989 presenta insieme ad Anna Oxa il varietà “Fantastico 10”. Nel 2006 celebra i 40 anni di carriera portando nei teatri lo spettacolo “Canto perché non so nuotare…da 40 anni”. Nel novembre del 2009, gli viene consegnato il Premio De Sica per il Teatro.