ANCONA – Il fatidico “sì” pronunciato con mascherine e guanti. Nessun invitato, presenti solo gli sposi, i testimoni, il fotografo, l’officiante e un’impiegata del Comune per gli atti. Sono i matrimoni civili al tempo del Coronavirus.
Nulla a che vedere con quello a cui siamo abituati: niente fiori, nessuno sfarzo, nessun lancio del riso e nessuna festa (almeno per ora). L’emergenza sanitaria in corso non ferma l’amore. Chi non ha voluto rimandare le nozze si è adeguato alle stringenti misure in atto per evitare il diffondersi del contagio. Solo oggi, 19 marzo, a Palazzo del Popolo di Ancona il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Gianluca Quacquarini, ha celebrato due matrimoni. Un altro è in programma per domani, uno per il 25 marzo e uno per il 27 marzo.
Questa mattina, nonostante il dover indossare guanti e mascherine, è stato il giorno speciale di Mirco Melella (54 anni, dipendente di Anconambiente) e di Antonietta Bevilacqua (52 anni, lavora alla mensa dell’ospedale Salesi). Entrambi alle seconde nozze, si sono detti “sì” alla presenza dei soli testimoni, le rispettive figlie, e del fotografo. Dopo lo scambio delle fedi i novelli sposi si sono dati un bacio. Poi, alla fine della cerimonia sono tornati a casa. La festa è rimandata ai prossimi mesi.
Gli sposi del pomeriggio invece non hanno voluto nemmeno il fotografo, con loro c’erano solo i testimoni.
«È un’atmosfera surreale però il matrimonio è sempre una giornata importante e in questa situazione lo è ancora di più – racconta il consigliere Quacquarini – . È un segno di continuità della vita e di forte amore fra due sposi. E poi è capitato proprio oggi che sono arrivate le notizie dei primi estubati nelle Marche. È una doppia speranza. A entrambe le coppie di coniugi ho portato gli auguri personali della sindaca Mancinelli. Sono capitato nel turno per officiare i matrimoni dal 16 al 31 marzo, ben 5 in due settimane».