ANCONA – L’intelligenza artificiale (A.I.), intesa come la capacità di un computer di recepire, elaborare e interpretare, mediante algoritmi informatici, i complessi calcoli matematici di una grande quantità di dati, simulando artificialmente quanto avviene nel processo di apprendimento e di elaborazione della mente umana, si applica ormai in molti ambiti della nostra vita quotidiana.
Recentemente l’intelligenza artificiale e i sistemi cosiddetti di e-health vanno sempre più affermandosi in medicina, come utile strumento nella pratica clinica e più in generale nella ricerca biomedica, rendendo più efficace e rapido il percorso diagnostico terapeutico di molte patologie e contribuendo allo sviluppo di una medicina di precisione, fondamentale per una diagnosi precoce e un piano di cura predittiva personalizzata.
L’Università Politecnica delle Marche, da sempre all’avanguardia nel campo della ricerca delle scienze applicate e in campo bio-medico, sulla spinta di un gruppo di ricercatori operanti da tempo con sistemi di AI e grazie alla lungimirante azione del rettore Gian Luca Gregori, ha costituito il Centro di Ricerca e Servizio di Intelligenza Artificiale & Sanità Digitale in Medicina e Biologia (Artificial Intelligence & Digital Health In Medicine And Biology – AIDH) con lo scopo di incentivare, potenziare e applicare le attività di ricerca e supporto sperimentale sull’Intelligenza Artificiale e di “Digital Health” in ambito medico e biologico, svolgendo attività di sviluppo disseminazione delle conoscenze e applicazione per una sanità del futuro.
Il Centro AIDH diretto da Andrea Giovagnoni, professore Ordinario di Radiologia e Direttore del Dipartimento di Scienze Radiologiche dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria Ospedali Riuniti, è il più grande Centro di Ricerca dell’Università Politecnica delle Marche, unico nel suo genere nel panorama accademico nazionale, vede la partecipazione di più di 100 docenti e ricercatori attualmente operanti nei vari Dipartimenti delle aree scientifiche dell’Ateneo, di Medicina, Ingegneria, Economia e Scienze. Il centro svolgerà la funzione di contenitore per un nuovo modo di fare ricerca in campo biomedico, promuovendo un processo di coagulazione e contaminazione delle conoscenze e delle ricerche di scienziati che operano in campi diversi, con metodologie e background diversi, ma che sono accumunati tutti da un unico comune denominatore che è quello della AI in campo bio-medico .
Ricercare e sperimentare nuove metodologie di organizzazione dei processi di assistenza e cura conseguenti all’introduzione dell’IA, realtà virtuale e aumentata, più in generale dell’e-health diventeranno irrinunciabili attività del Centro che si porrà anche come strumento di supporto alla formazione della nuova generazione di medici, bio-ingegneri, biologi personale sanitario “costretti” in un prossimo futuro ad interfacciarsi e familiarizzare con nuovi strumenti e metodologie di diagnosi e cura mediate e supportate da sistemi di AI.
Le tematiche legate agli aspetti etici, giuridici, di sostenibilità economica e in generale di management sanitario troveranno nel Centro AIDH un particolare spazio consapevoli delle aree ancora “inesplorate” conseguenti le applicazioni uomo-computer hanno fatto intravvedere.
«Applicare e sviluppare strumenti di AI nel settore sanitario per consentire la prevenzione e la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio delle condizioni del paziente attraverso strumenti di e-health migliorando l’accesso alle cure, e accrescere l’efficienza generale e la sostenibilità del settore sanitario va sicuramente considerato una delle grandi sfide del prossimo futuro alla quali l’Università Politecnica delle Marche non intende sottrarsi ma anzi, attraverso In Centro AIDH entra in una decisa azione di ricerca e sviluppo al servizio e a disposizione delle istituzioni e in generale dei pazienti per una sanità moderna, sostenibile ed più efficiente», spiega l’ateneo dorico.