Ancona-Osimo

Medicina di Precisione: al via i primi due Centri italiani ad Ancona e Cagliari targati HEAL ITALIA

Ad Ancona e a Cagliari i primi “HEAL ITALIA - Precision Medicine Center”, grazie alla collaborazione tra la Fondazione HEAL ITALIA e le Università Politecnica delle Marche e Cagliari, partner del progetto

Nella foto il prof. Gian Luca Gregori e il prof. Gianluca Moroncini durante la presentazione di Marche Biobank
Nella foto il prof. Gian Luca Gregori e il prof. Gianluca Moroncini durante la presentazione di Marche Biobank

ANCONA – Trasferire al mondo sanitario i progressi della ricerca scientifica e le innovazioni tecnologiche per tradurre le conoscenze acquisite nei contesti sperimentali in pratica clinica, e contribuire così alla lotta alle patologie croniche, con diagnosi sempre più precoci e terapie sempre più mirate.

Questo l’obiettivo della Fondazione Nazionale HEAL ITALIA, nata grazie al finanziamento MUR a valere del PNRR, che a distanza di soli due anni, con i primi 40 Milioni investiti su una dotazione finanziaria di 114.700, registra i primi importanti risultati in termini di produzione scientifica, sviluppo tecnologico e sperimentazione di nuovi ed integrati modelli organizzativo-gestionali destinati al mondo sanitario.

Nasceranno infatti ad Ancona e a Cagliari i primi “HEAL ITALIA – Precision Medicine Center”, grazie alla collaborazione tra la Fondazione HEAL ITALIA e le Università Politecnica delle Marche e Cagliari, partner del progetto.

 Nella foto il prof. Gianluca Moroncini membro del Comitato Tecnico Scientifico HEAL ITALIA.
Nella foto il prof. Gianluca Moroncini membro del Comitato Tecnico Scientifico HEAL ITALIA.

Il Centro di Medicina di Precisione – HEAL ITALIA di Ancona, “Internal Medicine and Rare Diseases Heal Italia Precision Medicine Center” è dedicato allo sviluppo della medicina di precisione nelle varie branche della Medicina Interna e nelle Malattie Rare, e nasce presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari dell’Università Politecnica delle Marche. Si potrà avvalere delle numerose competenze multidisciplinari, sia sperimentali che cliniche, presenti negli altri Dipartimenti della Politecnica, nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, nell’IRCCS-INRCA di Ancona, e dell’infrastruttura regionale Marche Biobank, dotata di un laboratorio appositamente creato per “single cell analysis” su biopsia liquida e solida, con potenzialità multi-omiche.  

«Il nostro Ateneo da tempo sta lavorando sulle tematiche legate alla Medicina interna e alle malattie rare per trovare sempre nuove strategie per migliorare la qualità delle cure – afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori – fondamentale l’approccio multidisciplinare e il ruolo etico delle Università per affrontare queste problematiche. Le malattie rare rappresentano una sfida per la componente medica e di ricerca, e una delle chiavi per affrontare questa sfida è senza dubbio la promozione di partenariati nazionali ed internazionali, nonché la condivisione dei dati per promuovere la ricerca e per elevare gli standard di assistenza sanitaria».

«L’obiettivo – dichiara il Prof. Gianluca Moroncini, Ordinario di Medicina Interna, Direttore del Dipartimento di Scienze Cliniche e Molecolari dell’Università Politecnica delle Marche e della Clinica Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche – è quello di creare competenze multidisciplinari nella medicina di precisione per ciascuna sotto-specialità della Medicina Interna e implementare i percorsi diagnostici e terapeutici dei pazienti attraverso ricerca, formazione e assistenza clinica innovative,  in analogia con il Centro di Medicina di Precisione sviluppato presso la Columbia University. La Medicina Interna e le Malattie Rare sono ancora oggi troppo spesso gestite, sia a livello di prevenzione che di diagnosi e terapia, secondo un modello “taglia unica” che non tiene conto delle enormi differenze individuali che si celano in gruppi di soggetti a rischio o malati, che purtroppo vengono tutti etichettati e trattati allo stesso modo, quando invece andrebbero raggruppati in distinti sottogruppi omogenei, i cosiddetti “endofenotipi”, da gestire in maniera ben differenziata e modulata nelle diverse fasi della vita. Questo cambio di paradigma è già oggetto dell’intensa attività degli otto Spoke del progetto HEAL ITALIA, tra cui lo Spoke 7 focalizzato sullo sviluppo di nuove strategie di prevenzione di precisione basate sui determinanti individuali del rischio di sviluppare malattie» conclude il Prof. Gianluca Moroncini, che è anche coordinatore dello Spoke 7 e membro del Comitato Tecnico Scientifico del progetto.
 
Il Centro di Medicina di Precisione – Heal Italia di Cagliari, invece, il “Sardinian Heal Italia Precision Medicine Center, nasce presso il CeSAR, il Centro Servizi di Ateneo per la Ricerca dell’Università degli Studi di Cagliari  e si occuperà  di servizi integrati di diagnostica e di ricerca clinica e preclinica a supporto della lotta alle patologie complesse e quelle oncologiche, comprese le neoplasie rare e rarissime e le condizioni preneoplastiche su base ereditaria o acquisita. Obiettivo del Centro  è l’identificazione di marcatori di malattia e di nuovi bersagli terapeutici, ampliando l’utilizzo della biopsia liquida per la diagnosi e il monitoraggio dei pazienti oncologici. Parallelamente, l’ampliamento della biobanca dei tumori e delle linee cellulari tumorali umane permetterà di offrire ai ricercatori un fondamentale strumento di ricerca traslazionale e di validazione funzionale dei risultati ottenuti mediante le più avanzate tecnologie di sequenziamento del genoma. Il grande background scientifico e tecnologico creato grazie alla Fondazione HEAL ITALIA, unito alla ricca dotazione del CeSAR ha permesso la nascita di questo Centro, che si avrà della preziosa collaborazione sinergica con le Aziende Ospedaliero Universitarie di Cagliari e di Sassari e delle altre Aziende Sanitarie presenti sul territorio regionale ed interregionale.

La Dr.ssa Laura Leonardis, Program e Research Manager di Heal Italia aggiunge «il nostro obiettivo è trasformare in strumenti clinici i risultati della ricerca di base riducendo le distanze tra Università ed Ospedale al fine di rendere la Medicina traslazionale uno strumento concreto e potente al servizio dei clinici e soprattutto dei pazienti. Le Infrastrutture del Dato, la Rete delle  Facility  (Biobanche, Cell Factory, Clinical Trial Center, Laboratori ad Alta Tecnologia per la Genomica, Diagnostica, GMP Facility accreditate),  le piattaforme  di servizi  del  network HEAL ITALIA,  hanno l’obiettivo di creare un sistema integrato, policentrico e diffuso, che faciliti la ricerca, la collaborazione con le imprese e consenta di costruire programmi di accelerazione finalizzati ad agevolare il trasferimento delle innovazioni prodotte dalla ricerca alla pratica clinica, intesa non come un punto di arrivo bensì come un punto di verifica e di ripartenza».

I Centri di Medicina di Precisione Heal Italia si ispirano ai Centri già presenti all’estero ed in Europa, ed hanno l’obiettivo di creare luoghi fisici e virtuali in cui competenze multidisciplinari possano operare insieme per realizzare attraverso l’ausilio delle facility e delle Tecnologie 5.0. prime tra tutte l’Intelligenza Artificiale, servizi in grado di migliorare la predizione e la gestione delle patologie. All’interno del nostro network operano oggi oltre 600 ricercatori, clinici, ingegneri, fisici, matematici dislocati in tutte le regioni italiane, suddivisi in circa 80 enti che coprono tutta la filiera italiana della Scienze della Vita. Heal Italia parte da Palermo, grazie alla lungimiranza del Magnifico Rettore Massimo Midiri dell’Università degli Studi di Palermo e alla collaborazione dei 25 soci fondatori che hanno creduto nel progetto, e oggi estende il proprio raggio d’azione su tutto il territorio italiano anche grazie alle sedi operative che entro il 2024 saranno  inaugurate a Milano e Roma.

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