ANCONA – Fino a dicembre spazzeranno piazze e marciapiedi, raccogliendo i rifiuti abbandonati. Sono i migranti richiedenti asilo, impegnati nella pulizia e nella manutenzione del verde e degli arredi di piazza Cavour, corso Garibaldi e corso Carlo Alberto. Arrivati dall’Africa, dall’Asia e dal Medio Oriente, hanno tutti un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, e la loro attività è volontaria e non retribuita. Questa mattina una prima squadra composta da 8 ragazzi, ha raccolto da terra le cartacce e le sigarette e si è occupata della manutenzione dell’arredo urbano davanti a Palazzo del Popolo, in piazza Cavour, in corso Garibaldi, vicino alla Fontana delle 13 Cannelle e nella zona di via Villarey.
Non c’è differenza tra gli africani che hanno attraversato l’inferno della Libia e i pachistani che hanno percorso a piedi la Turchia, l’Ungheria ed altri paesi per arrivare in Italia. Tutti sono fuggiti dalle loro terre, nella speranza di avere un futuro migliore. «Sono arrivato in Italia il 24 ottobre 2016 – racconta Jammeh, 18 anni, originario del Gambia – mi sono imbarcato in Libia e ho raggiunto l’Italia. Dopo la morte dei miei genitori, ero rimasto da solo e ho deciso di lasciare il mio paese. Ad Ancona ho scelto di presentare la domanda per il volontariato civico per dare il mio contributo. Quando sono arrivato in Italia sono stato accolto ed aiutato e con questo servizio aiuto la comunità e dico grazie alla città che mi ospita».
Hayat, 23 anni, è invece arrivato dal Pakistan. «Ho lasciato nel mio paese la mia famiglia – racconta – e insieme a un gruppo di 48 persone abbiamo attraversato a piedi la Turchia, la Bulgaria, la Serbia, la Grecia, l’Ungheria, l’Austria, la Germania e l’Italia. In due mesi abbiamo percorso migliaia di chilometri a piedi. È stato un viaggio molto duro e ora sono molto felice di essere in Italia e spero in futuro di trovare un lavoro e di formare una famiglia». Aliou, 30 anni, è invece fuggito da Casamance, la regione più a sud del Senegal, scossa da una guerra civile tra i ribelli per l’indipendenza e il governo. «La mia terra di origine è pericolosa – dice – per terra ci sono le mine esplosive e se ti vogliono reclutare e non accetti rischi la vita. Così ho deciso di fuggire e mi sono imbarcato in Libia. Ora la mia vita ad Ancona è molto più serena e con questa attività di volontariato desidero dare il mio contributo e migliorare il decoro della città».
Questi migranti volontari sono seguiti da Sergio Papi, dipendente comunale che funge da tutor e ogni martedì puliranno le piazze e le aree verdi del centro storico e del quartiere Piano San Lazzaro. A questa prima squadra di 8 ragazzi, se ne aggiungerà nei prossimi giorni un’altra composta da 6 giovani stranieri che si occuperà della manutenzione del verde, ma in totale i migranti coinvolti in queste attività sono 19 e la maggior parte proviene dall’Africa: 3 dal Senegal, 6 dal Gambia, 2 da Mali, 1 dalla Costa D’Avorio, 1 dal Ghana, 1 dalla Guinea, 1 dall’Arabia Saudita e 4 dal Pakistan. Questo progetto è possibile grazie a un protocollo d’intesa firmato la scorsa settimana dal sindaco Valeria Mancinelli e dal prefetto Antonio D’Acunto, per lo svolgimento di attività di volontariato da parte degli stranieri richiedenti protezione internazionale.
Alcuni di questi 19 ragazzi stranieri sono ospitati nei centri di accoglienza straordinaria attivati dalla Prefettura, mentre altri sono accolti nelle strutture del Comune nell’ambito del progetto territoriale SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) “Ancona Città d’asilo”, gestito dall’Associazione ANOLF Marche. «Questi ragazzi hanno deciso di svolgere queste attività di volontariato civico – dichiara Neli Isaj, responsabile Anolf Cisl Marche – e in questo modo si sentono parte della società. Per loro è un importante punto di arrivo perché possono dare un contributo e svolgere delle attività a servizio della comunità».
Questo protocollo d’intesa tra Comune e Prefettura è un ulteriore tassello del “Regolamento comunale sulla Collaborazione tra Cittadini ed Amministrazione per Attività di Volontariato Civico” che invita tutti i cittadini, residenti e non, italiani e stranieri, ad offrire tempo e abilità, per spirito di servizio. Al momento gli iscritti nell’elenco del volontariato civico sono 163 e tra questi ci sono i 19 ragazzi richiedenti asilo che hanno iniziato questa mattina a pulire il centro di Ancona. «A nome dell’Amministrazione – afferma l’assessore Emma Capogrossi – ringrazio tutti coloro che hanno aderito alle attività di volontariato civico e, in particolare, questi ragazzi a cui faranno seguito anche altri richiedenti asilo e rifugiati. Ricordiamo che il volontariato civico è aperto a tutti i cittadini, organizzato secondo apposito regolamento comunale e può essere prestato in vari ambiti. La buona prassi sta nel fatto che l’attività svolta dai migranti viene inserita all’interno di tutto il sistema del volontariato civico locale, nel segno della condivisione e partecipazione attiva alla vita della comunità».