ANCONA – Emergenza migranti, Silvetti chiama Tajani. Il sindaco di Ancona, una volta ricevuta l’informativa della prefettura sull’arrivo della settima nave carica di profughi, ha chiamato ieri mattina il ministro degli esteri, Antonio Tajani.
Sono circa 70 i migranti a bordo della Ocean Viking, che è stata assegnata al porto dorico. Immediata la reazione della Ong Sos Mediterranee, l’organizzazione non governativa, che in un tweet ha protestato: «Alla Ocean Viking è stato assegnato il porto di Ancona per sbarcare i 68 naufraghi. Dista 1560 chilometri, 4 giorni di navigazione, mentre c’è un bisogno vitale di mezzi Sar nel Mediterraneo centrale, dato che le partenze sono molte e il rischio di perdere vite è elevato».
«Per adesso, la decisione di assegnare il porto di Ancona è solo un’ipotesi. L’ufficialità – spiega il primo cittadino – arriverà tra oggi (11 settembre) e domani. Da Roma – prosegue – mi è stato confermato che nessuno dei 68 migranti resterà qui. E per la città, quindi, vi sarà la sola incombenza di predisporre l’approdo, sempreché il porto assegnato sia confermato. Un’organizzazione che interesserà dalla prefettura in giù e che coinvolgerà anche la protezione civile e le strutture sanitarie, ma non avremo l’incombenza – precisa ancora il sindaco – di doverli allocare e ospitare presso le nostre strutture», dice riferendosi ai profughi.
Ancora nulla si sa sulla loro provenienza o sullo stato di salute. Certo è che la nave, al momento, si trova al largo della Libia. Come vengono assegnati i porti? Silvetti cerca di riflettere: «Io noto una certa periodicità, più o meno è distribuita su tutto il territorio costiero. Credo che assegnare Ancona sia una questione logistica, per via del nostro porto di grandi dimensioni, suppongo. Ad ogni modo, oggi parlerò con il ministro dell’interno Piantedosi per capire di più e meglio».
Per la città, si tratta del settimo sbarco, il terzo da quando sullo scranno più alto di palazzo del Popolo si trova il sindaco di centrodestra. Che il 16 agosto, giorno dell’ultimo sbarco, quando nel capoluogo arrivarono 106 migranti sulla Humanity 1, aveva commentato: «Sotto il profilo dell’accoglienza, il Comune di Ancona è saturo. Ho parlato con il sottosegretario al ministero dell’interno, Emanuele Prisco, e gli ho spiegato – aveva detto – che la terza nave in due mesi sta mettendo in difficoltà la città. Gli ho manifestato il nostro disagio non nell’accoglienza, ma nella gestione di questi flussi di persone».