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Barriere, consiglio comunale aperto a Falconara. Signorini: «Non rinuncio all’idea dell’arretramento»

Ieri pomeriggio i rappresentanti di tanti Comuni interessati dall’opera hanno espresso il proprio parere contrario al progetto di Rfi. L’assise si è conclusa con la votazione del documento di indirizzo di contrarietà alle barriere e il Consiglio all’unanimità ha espresso parere di non conformità urbanistica

Consiglio comunale aperto a Falconara sulle barriere antirumore

FALCONARA MARITTIMA – È da Falconara che si è alzata la voce dei sindaci marchigiani contro il “muro sul mare”, la barriera fonoassorbente che Rete Ferroviaria Italiana intende realizzare lungo la linea Adriatica per attenuare il rumore di treni, ma che per la Giunta Signorini «separerebbe irreversibilmente i centri abitati costieri dal mare». Il Consiglio comunale aperto che si è svolto ieri, 15 febbraio, a Falconara ha permesso per la prima volta di riunire tanti Comuni interessati dall’opera e di esprimere un parere contrario alle barriere, dal Pesarese fino al Fermano, dopo l’invito lanciato dal sindaco di Falconara Stefania Signorini e da quello di Ancona Valeria Mancinelli, arrivata al Castello a rappresentare Ancona.

Il sindaco Stefania Signorini

L’assise si è conclusa con la votazione del documento di indirizzo di contrarietà alle barriere del Consiglio comunale di Falconara, che all’unanimità ha espresso parere di non conformità urbanistica. «È stato un risultato importante ottenere l’adesione di tanti rappresentanti delle istituzioni, dai parlamentari agli esponenti della Regione Marche, ma soprattutto di tanti sindaci e cittadini – dice il sindaco Stefania Signorini – perché è evidente che un no detto all’unisono è più incisivo. La battaglia contro il “muro” è partita da Falconara e il Consiglio comunale aperto convocato nella nostra città ha permesso di riunirci anche fisicamente per la prima volta: questo mi rende particolarmente orgogliosa. I cittadini hanno risposto in maniera compatta all’appello all’unità lanciato a dicembre, organizzando una petizione che ha raccolto oltre 6mila firme, banchetti informativi e una partecipatissima assemblea e voglio sottolineare come ieri nell’aula consiliare, accanto ai rappresentanti del comitato falconarese “No al muro, sì al mare”, fossero presenti anche quelli del comitato di Marotta, mentre nuovi comitati si sono costituiti anche in altre città. Come sindaco, all’inizio del suo mandato, sono al fianco dei cittadini per portare avanti questa battaglia per il bene del nostro territorio, per far sentire la nostra voce contro un’opera che è stata calata dall’alto senza tenere conto delle peculiarità di ogni realtà. Mi auguro che la Regione dimostri sensibilità e dia risposte a tutte le comunità coinvolte: non ci possono essere compromessi, il no alle barriere è un no definitivo».

In apertura del Consiglio comunale il sindaco Signorini ha ribadito che la sfida è quella «di far conoscere a chi deve decidere quale effetto devastante produrrebbero le barriere fonoassorbenti progettate per abbattere l’inquinamento acustico lungo la linea ferroviaria Adriatica. Sono il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rfi i soggetti decisori, cui rivolgiamo il nostro appello. Tutti le abbiamo ribattezzate “il muro sul mare” perché è questa la fisionomia che le barriere assumerebbero: quella di un muro di separazione tra la città e la spiaggia, che è una delle nostre risorse più importanti. Oltre all’impatto paesaggistico, l’opera provocherebbe un danno ambientale perché amplificherebbe il rumore del traffico, molto intenso lungo la Flaminia e impedirebbe il ricircolo delle brezze marine che contribuiscono alla dispersione degli inquinanti. Il Comune si vedrebbe sottratta la programmazione di una porzione importante del territorio e il danno sarebbe anche economico, perché perderebbero valore gli immobili e le attività affacciate sul mare. Non rinuncio all’idea dell’arretramento della ferrovia, che invece sarebbe un progetto lungimirante che può valorizzare il legame tra città e mare».

Dopo il sindaco Signorini è seguito l’intervento tecnico dell’assessore all’Urbanistica di Falconara Clemente Rossi. Di seguito hanno preso la parola il senatore Giorgio Fede (M5S) e il deputato Francesco Acquaroli (Fdi) già sindaco di Potenza Picena, il presidente dell’assemblea legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo, i consiglieri regionali Peppino Giorgini, Gianni Maggi, Romina Pergolesi e Sandro Zaffiri, il presidente dell’Anci Marche e sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, il vicesindaco di Ancona Pierpaolo Sediari, il sindaco di Mondolfo Nicola Barbieri, il vicesindaco di Porto Sant’Elpidio Daniele Stacchietti, l’assessore all’Ambiente di Fermo Alessandro Ciarrocchi, l’assessore all’Ambiente di Porto San Giorgio Massimo Silvestrini, l’assessore all’Ambiente di San Benedetto del Tronto Andrea Traini. Durante la seduta hanno preso la parola il portavoce del comitato falconarese “No al muro, sì al mare”, il dottor Luigi Galatello, e la presidente dell’Ordine degli Architetti Donatella Maiolatesi che ha ribadito il suo parere negativo. Hanno partecipato al Consiglio anche il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo, l’assessore ai Lavori pubblici di Fano Christian Fanesi, l’assessore ai Lavori pubblici di Cupramarittima Alessandro Carosi. I sindaci di Pesaro, Montemarciano e Potenza Picena hanno invece inviato una lettera di sostegno alla battaglia che è stata letta dal presidente del Consiglio comunale di Falconara Goffredo Brandoni, insieme a un documento del direttore di Legautonomie Marche Roberto Piccinini.

Loris Calcina, candidato a sindaco per le liste civiche CiC/FBC e SiAmo Falconara

«Grazie alla responsabilità istituzionale e verso i cittadini falconaresi dei consiglieri di opposizione che hanno garantito con la loro presenza il numero legale – scrivono in una nota le liste civiche CiC/FBC/SAF – il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera che nega la conformità urbanistica al progetto di Rfi delle barriere acustiche». Le liste civiche esprimono soddisfazione per l’approvazione di un loro emendamento che «ha semplificato e reso più incisive le richieste prioritarie di intervento di risanamento acustico alternative alle barriere. «Ho motivato l’emendamento – dichiara Loris Calcina, consigliere di CiC/FBC/SAF – sostenendo che per l’efficacia e la chiarezza della richiesta di un intervento alternativo alle barriere, la delibera dovesse attenersi a ciò che è già previsto nel DM Ambiente 29/11/2000 poiché quella, e non altra, è la cornice entro cui Rfi deve espletare in modo realmente sostenibile l’obbligo del risanamento acustico. Pertanto, in primo luogo abbattere il rumore intervenendo sul rinnovo dei materiali rotabili e dei treni circolanti e, se non sufficiente, operare il risanamento acustico degli edifici esposti».