Ancona-Osimo

Mobilitazione comparto Taxi ad Ancona: «Settore rischia il collasso, fateci lavorare» – FOTO

Categoria in piazza per gridare lo stremo di un intero comparto, paralizzato dalla pandemia: «Subito misure adeguate e garanzie». Nelle Marche a rischio 250 lavoratori

La protesta dei tassisti ad Ancona

Momenti di confronto tra tassisti e rappresentanti Confartigianato

Organizzazione che, già ieri, aveva avvertito circa la situazione di un comparto che attraversa una crisi gravissima. Soltanto nelle Marche sono a rischio le posizioni di circa 250 lavoratori. Come loro tantissimi altri in tutto lo Stivale, visto che il comparto Taxi è stato fortemente penalizzato dalla pandemia. Accanto ai tassisti di Ancona e provincia, stamattina, c’erano pure il segretario regionale Confartigianato Trasporti Gilberto Gasparoni e Luca Bocchino di Confartigianato Ancona, i quali, in precedenza, avevano un incontro in Prefettura per chiedere provvedimenti di sostegno economico certi, adeguati e immediati e garanzie lavorative come fatto per altri settori.

«Lo Stato si ricordi di noi – le testimonianze dei tassisti presenti -. Ci hanno completamente abbandonato. Le risorse che ci hanno messo a disposizione sono assolutamente insufficienti. Il lavoro non c’è, in considerazione della minore circolazione delle persone. Oltretutto, in alcune città, i fondi stanziati ci sarebbero pure, ma si perdono nei meandri della burocrazia. Nel frattempo noi operiamo a singhiozzo. Per questo almeno chiediamo semplificazioni da parte dei Comuni per l’utilizzo voucher taxi e che i nostri mezzi possano essere messi a disposizione del personale sanitario e delle persone che devono farsi vaccinare. Si potrebbero unire due aspetti fondamentali: il servizio che offriremmo alla popolazione in piena emergenza sanitaria, il «pane» (il lavoro, ndr) garantito per tutti noi. Altrove già accade e funziona, speriamo presto anche da noi», la voce degli autisti dorici.

Il presidio dei tassisti ad Ancona

A livello nazionale (al Governo e Ministeri competenti) è stata richiesta anche la sospensione e proroga di mutui, leasing e finanziamenti e la reintroduzione della detassazione delle accise sui carburanti, oltre all’istituzione di un fondo di 800 milioni di euro l’anno a sostegno del trasporto persone in servizio pubblico non di linea. «Confartigianato Trasporto Persone, Taxi, NCC e trasporto con Pullman da Turismo – ha sottolineato invece Paolo Zengarini, responsabile Confartigianato Trasporti – si è battuta per essere coinvolta nel trasporto Persone di linea (il cosiddetto TPL), ma le risposte sono state sempre negative. Dopo 14 mesi di fermo quasi totale, le imprese sono arrivate al limite e per questo Confartigianato Taxi insieme ad altre associazioni di categoria ha aderito alla mobilitazione del settore».

© riproduzione riservata