Ancona-Osimo

Mole, Pesaresi all’attacco dell’assessore Bertini: «Una sventura per Ancona»

L'attacco del consigliere di minoranza Carlo Maria Pesaresi dopo le dichiarazioni sulla destinazione del contenitore museale e culturale

La Mole Vanvitelliana di Ancona

ANCONA – «Lei, assessore Bertini è una sventura. Per la città e per quest’amministrazione comunale». Toni accesi, stamattina, 14 maggio, in consiglio comunale, sul tema della Mole Vanvitelliana e sulla sua futura destinazione. Le parole, ribadite anche al termine della replica all’interrogazione, sono quelle del consigliere Carlo Maria Pesaresi che ha chiesto all’assessore Anna Maria Bertini di spiegare bene il suo pensiero riguardo alla Mole: «Parlando della Mole alla presentazione di Tipicità, lei ha detto che dal momento che al governo c’è un’altra amministrazione è logico che questa voglia imprimere la propria visione anche su questo tema. La Mole diventerà un museo, con un suo riconoscimento statale e un suo direttore. Domanda semplice: ci spiega cosa vuol dire? Cosa intende quando dice che la Mole diventerà un museo, visto che già c’è un museo ed è già una sede espositiva? Qual è la nuova mission della Mole?».

Quindi l’intervento dell’assessore Bertini che ha fatto scattare la replica: «Non ho fatto questa dichiarazione specifica, cui allude lei. Ho detto della Mole poiché al suo interno c’è già uno spazio importantissimo come il museo Omero, ed è bene che venga allineato con il resto della Mole come spazio espositivo permanente per dare importanza e dignità al luogo. Questo ho detto. Della Mole si vuole fare un contenitore che sia specifico per determinati eventi importanti, la Mole è l’unico monumento di quel genere a livello mondiale, lo dobbiamo potenziare al massimo. Questo non esclude che non si possano realizzare eventi, il museo diventa sempre più vissuto dalla popolazione, con eventi all’interno degli stessi spazi espositivi».

Le dichiarazioni dell’assessore Bertini hanno innescato la reazione del consigliere Pesaresi: «Le sue parole mi rinforzano nella consapevolezza avuta sin dai primi giorni del suo agire, lei è una grande sventura per il capoluogo. Una considerazione politica, non personale. Faccio fatica a comprendere quello che ci ha detto: la Mole che diventa un museo con un riconoscimento statale. Non c’è nessuna visione, nessuna prospettiva, ci sono spazi come quello che sono esclusivamente dei musei, ma lei deve avere a disposizione da 3 a 5 milioni l’anno se vuole farlo diventare una sede espositiva internazionale e invece non ha neanche i soldi per coprire il bando delle attività culturali per gli operatori. Ribadisco, lei è una sventura per il capoluogo e anche per il suo sindaco».