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Ancona, nuove aggressioni al carcere di Montacuto. Patruno (Cgil): «Agenti esposti a pericoli quotidiani»

Dopo l'escalation di tensione di poco meno di una settimana fa, a Montacuto si registrano nuove aggressioni. I sindacati sono sul piede di guerra e mercoledì ci sarà un incontro con la Regione

Il carcere di Montacuto ad Ancona
Il carcere di Montacuto ad Ancona

ANCONA – Nuove aggressioni al carcere di Montacuto.  A denunciarlo è Francesco Patruno, segretario regionale Fp Cgil. Due gli episodi accaduti negli ultimi due giorni. Nel tardo pomeriggio di domenica 26 settembre si è verificata «una aggressione nei confronti di un agente di Polizia Penitenziaria – spiega il sindacalista – : un detenuto italiano è andato in escandescenza e si è avventato su un agente colpendolo». 

Ieri mattina invece nella colluttazione fra altri due detenuti, stranieri, uno di loro, ha colpito un poliziotto ferendolo al ginocchio, tanto da dover ricorre alle cure del Pronto Soccorso di Torrette. Ad accendere la “miccia” fra i due,  entrambi sulla trentina, sarebbe del detersivo buttato da un detenuto negli occhi dell’altro, e tanto è bastato per far scattare la lite a suon di ceffoni e pugni. Uno degli agenti in servizio nel tentativo di sedare la colluttazione è rimasto ferito. 

L’«ennesimo episodio» di una lunga serie di aggressioni che stanno contrassegnando il carcere di Ancona: l’ultimo era avvenuto neanche una settimana fa quando in una escalation di tensione, fra pestaggi e tentativi di suicidio, gli agenti della Penitenziaria erano stati costretti ad un tour de force. Patruno torna ad esprimere la preoccupazione delle sigle sindacali e in particolare della Cgil, per la situazione a Montacuto, dove la carenza di personale, ormai cronica espone gli «agenti a pericoli quotidiani».

Per questo i sindacati hanno chiesto un incontro al presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, per affrontare la questione e chiedere l’intervento della Regione sul Governo centrale. L’incontro è stato calendarizzato per domani, mercoledì 29 settembre. Al vaglio anche nuove proteste che potrebbero prendere corpo nei prossimi giorni anche davanti al penitenziario di Montacuto ad Ancona, dopo quelle di Villa Fastiggi a Pesaro, dove ci sono gli stessi problemi.

«Gli agenti di Polizia Penitenziaria sono allo stremo delle forze e della pazienza – conclude – non si può lavorare in queste condizioni. Non siamo carne da macello, l’amministrazione penitenziaria dovrebbe tutelare i lavoratori: lo Stato, il Ministero e il Dipartimento di Giustizia comincino a prendere sul serio la questione, occorre intervenire».