Ancona-Osimo

Montesicuro, medico scrive ricette su una panchina. Foresi: «Abbiamo trovato una soluzione»

L’ambulatorio potrebbe essere ospitato presso il locale ex Poste, al civico 23. L'assessore alle Manutenzioni: «Attendiamo l’autorizzazione del’Area Vasta 2»

Maria Claudia Finori, medico a Montesicuro

ANCONA – Maria Claudia Finori, medico di base a Montesicuro, è costretta a scrivere le ricette su una panchina all’aperto. Nella piccola frazione di Ancona ha sostituito ad agosto dell’anno scorso un collega che cambiava sede, ma con 180 mutuati lo studio che aveva in affitto a Montesicuro era troppo costoso e ha chiesto aiuto al Comune per trovare un altro locale dove ricevere i pazienti.

«La dottoressa potrebbe aprire l’ambulatorio presso il locale ex Poste, al civico 23, – spiega Stefano Foresi, assessore alle Manutenzioni e alla Sicurezza – ma per la sottoscrizione del contratto dobbiamo attendere da parte dell’Area Vasta 2 l’attestato di idoneità del locale all’uso di ambulatorio medico».

La situazione della dottoressa era anche emersa durante l’ultima seduta del consiglio comunale, quando il consigliere Andrea Vecchietti (M5S) aveva chiesto «come il Comune intendesse risolvere il problema, dato che uno dei problemi che affliggono le frazioni è l’assenza dei servizi essenziali». Rispondendo all’interrogazione, l’assessore Foresi aveva chiarito la vicenda.

Stefano Foresi

«Il 15 gennaio 2020, con mail indirizzata al Comune – ha spiegato Foresi – la dottoressa Maria Claudia Finori ha chiesto di poter utilizzare come studio medico l’ex casa di Desideri Fernanda (deceduta). Con mail del 6 febbraio, l’ufficio Patrimonio ha inviato le condizioni contrattuali per l’alloggio richiesto a cui non è mai giunta risposta. Poi è seguita una lunga pausa. Il 6 agosto la dottoressa ha chiesto che, al più presto, il locale di Montesicuro ex Poste, al civico 23, e non l’appartamento ex Desideri, fosse destinato per il servizio di ambulatorio medico di assistenza primaria, dichiarando il locale idoneo per le esigenze di ogni tipo di utente, compresi i disabili».

«L’8 settembre è stato effettuato un sopralluogo congiunto presso il locale ex poste – ha spiegato l’assessore – e il 16 settembre sono state inviate le condizioni contrattuali per il locale al civico 23. Con pec del 19 settembre la dottoressa ha accettato le condizioni contrattuali, chiedendo la riduzione della cauzione a due mensalità invece dell’annualità richiesta, e subordinando la sottoscrizione del contratto al rilascio da parte dell’Area Vasta 2 dell’attestato di idoneità del locale all’uso di ambulatorio medico. Con pec del 24 settembre, il Comune ha comunicato che la richiesta della riduzione del deposito cauzionale non poteva essere accolta, ai sensi del regolamento 113/2011, e si è reso disponibile all’eventuale visita dell’Area Vasta 2».

Foresi assicura che «nel giro di poco tempo abbiamo preparato tutta la documentazione e la pratica per l’utilizzo del locale ex Poste, perché ci teniamo tantissimo che nelle frazioni ci sia l’ambulatorio medico. Ora bisogna attendere l’autorizzazione del’Area Vasta 2».