ANCONA – È di questa mattina la notizia che il 18enne afgano trovato sul ciglio della strada a Falconara è morto. Domenica, 10 giugno, alcuni passanti avevano notato un corpo a terra sulla strada, lungo la via Flaminia, poco prima della Raffineria Api. Da qui i soccorsi e il trasporto all’ospedale Torrette. Ma non c’è stato nulla da fare per il giovane che sul corpo presentava segni da schiacciamento da parte di un camion sotto il quale probabilmente viaggiava aggrappato. Con sè una carta di protezione internazionale rilasciata dalla Grecia. I carabinieri indagano. La Cgil Marche esprime cordoglio verso la famiglia di origine del ragazzo. Dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil: «Questo caso dimostra come la ricerca disperata di una vita migliore possa portare a mettere a repentaglio la vita stessa. A volte, tutto questo può sembrare incomprensibile ma per molti immigrati la situazione nei paesi di provenienza è talmente catastrofica che l’unica soluzione è andarsene, con tutti i mezzi possibili». In queste ore «di grande confusione – conclude Santarelli – è importante il fatto che stiamo parlando di un giovane in possesso di una carta di protezione internazionale rilasciata dalla Grecia. Tutto ciò conferma che il tema dei migranti è molto complesso e dunque sarebbe utile evitare semplificazioni eccessive che purtroppo sono sempre più frequenti».
Morte giovane afgano, Santarelli (Cgil): «Il tema dei migranti è complesso, evitare semplificazioni»
Cgil Marche esprime cordoglio verso la famiglia di origine del ragazzo. «Questo caso dimostra come la ricerca disperata di una vita migliore possa portare a mettere a repentaglio la vita stessa», dice il segretario regionale