Ancona-Osimo

Addio al fondatore del Teatro Stabile delle Marche. Ancona piange Marco Morico

Dagli anni '70 ad oggi ha contribuito allo sviluppo culturale della sua amata Ancona. Il linguaggio del teatro è stato il suo primo amore. Marco Morico muore a 72 anni a causa di un male incurabile. La città si stringe attorno alla sua famiglia.

ANCONA- Una mente brillante. Il prime mover degli operatori culturali ad Ancona. Se ne va Marco Morico, storico fondatore del Teatro Europa Esperimenti, poi diventato Teatro Stabile delle Marche. Aveva 72 anni e aveva scoperto solo recentemente di essere affetto da un male incurabile. Lascia la moglie Antonella e la figlia Marta. 

Il personaggio

Morico è stato per lungo tempo al centro del vortice culturale che ha animato la città di Ancona a partire dagli anni ’70. Da grande appassionato di spettacoli e di teatro, aveva intuito che in città mancava un polo organizzativo per tutte quelle attività culturali che erano in cerca di spazi. Così creò il Teatro Europa Esperimenti, che successivamente diventò Teatro Stabile delle Marche (oggi Marche Teatro). Morico era molto conosciuto in città anche per aver creato, sempre negli anni ’70, il bistrot La Ciancianella, in Piazza San Francesco nel centro storico del capoluogo, dove portava ad esibirsi artisti emergenti. Qualcuno si ricorderà anche di aver visto uno dei primissimi spettacoli di Roberto Benigni. Negli anni ha contribuito a fondare l’Amat e il festival Inteatro a Polverigi. Una delle sue ultime creature fu Vista Mare, un’associazione culturale nata una decina di anni fa ad Ancona e che presto è diventata un movimento d’opinione che raccoglie attorno a sé tutta una serie di professionisti, non solo del mondo della cultura, con l’obiettivo di produrre progetti e visioni sul futuro della città. A volte Morico si è esposto a critiche da parte del mondo politico locale per via delle sue posizioni non sempre allineate. Ma era proprio questo suo modo di essere sempre avanti e indipendente che lo ha reso amato e apprezzato da tutti.

Il ricordo 

«È vero, non eravamo d’accordo quasi: sul passato, sul presente, sul futuro – scrive l’assessore alla cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca in un post Facebook – Ma Marco è la storia culturale di questo territorio, e il suo stile è indimenticabile. Lo era già, lo è e lo sarà di più. Un abbraccio sincero a Marta e Antonella e a tutti i familiari». «Un grande dolore – dice Giorgio Pavani, commerciante e fondatore di Vista Mare – una mente brillante che mancherà davvero a questa città». Il mondo del teatro si stringe attorno alla famiglia con le parole di Gilberto Santini, direttore dell’Amat: «Per motivi anagrafici ho avuto poche occasioni di lavorare con lui – dice – ma ho sempre ammirato l’uomo di teatro e la sincera passione che lo ha animato. Mi ha sempre conquistato la sua lucidità e la sua idea di teatro alta e nobile, senza per questo dimenticare il teatro popolare. Abbraccio tutti i suoi cari: una famiglia intrisa di teatro». «Una persona molto piacevole – ricorda con affetto Carlo Pesaresi, operatore culturale con un trascorso come Assessore Provinciale alla Cultura e Presidente Arci Ancona – molto ironico e a volte tagliente. Un generatore di idee con un’enorme passione per la sua città». Non sarà officiata una cerimonia funebre, ma il corpo di Morico sarà cremato. Le sue ceneri, per volere della moglie Antonella, saranno disperse in mare.