ANCONA – Dopo una lunga malattia, è morto questa mattina all’età di 83 anni, il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011 e arcivescovo di Ancona-Osimo dal primo luglio del 1989 al 6 aprile del 1991. Il decesso è avvenuto intorno alle 10.30 presso Villa Sacro Cuore di Triuggio dove Tettamanzi si era ritirato quando aveva lasciato la guida pastorale dell’arcidiocesi ambrosiana il 28 giugno 2011. Nei giorni scorsi le sue condizioni si erano particolarmente aggravate. «Invitiamo tutta la comunità diocesana e coloro che lo stimano a pregare per lui in quest’ora di prova», avevano scritto ieri in un comunicato l’amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Milano, il cardinale Angelo Scola, e l’arcivescovo eletto Mario Delpini.
Nato a Renate nel 1934, Tettamanzi entrò a 11 anni in Seminario nell’arcidiocesi di Milano e venne ordinato sacerdote dall’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, il 28 giugno 1957. Durante il suo minitsero, guidò tre arcidiocesi: Ancona-Osimo (1989-1991), Genova (1995-2002) e Milano (2002-2011). Nel 1989 venne infatti nominato arcivescovo di Ancona-Osimo e venne consacrato vescovo nel Duomo di Milano dall’allora arcivescovo, il cardinale Carlo Maria Martini, il 23 settembre dello stesso anno. Nell’arcidiocesi marchigiana restò fino al 14 marzo 1991, quando venne nominato segretario generale della Cei. Tettamanzi ha lasciato una forte impronta nella comunità marchigiana che in queste ore ha pregato per lui.