ANCONA – Se Torrette ha un centro trasfusionale che fa da riferimento per tutta la regione è anche grazie a lui. Un medico sempre avanti per i tempi che ha messo in piedi la raccolta del sangue del cordone ombelicale ricco di cellule staminali.
Tutto questo era Mario Piani, ex direttore del Dirmt, dipartimento interaziendale medicina trasfusionale interaziendale dell’azienda Ospedali Riuniti aperto nel 2003. Piani è morto ieri sera all’ospedale di Torrette, dove era ricoverato per una malattia che non gli ha lasciato scampo. Aveva 66 anni. Aveva scoperto di essere malato appena un anno fa, poco prima di andare in pensione. Grazie a lui le Marche sono state la prima Regione, 15 anni fa, a mettere in piedi il centro trasfusionale che faceva da base a quelli degli altri ospedali. Un centro per l’autonomia del fabbisogno di sangue sopratutto per il centro trapianti che si trova sempre a Torrette. Il servizio di trasporto era ed è affidato al 118 che tutti i giorni ha a disposizione tre mezzi per andare a raccogliere le provette dalle altre strutture, farle analizzare e dare così il via libera sulla raccolta del sangue sicuro.
Poco dopo la nascita del centro trasfusionale, Piani ha contribuito a mettere in piedi anche il centro raccolta Sco, quello per il sangue da cordone ombelicale che racchiude le cellule staminali. Prelievi che finiscono in una banca di raccolta a Pescara, per l’utilizzo pubblico. Piani era originario del Fermano ma abitava da anni ad Ancona dove ha la sua famiglia. Il funerale è stato fissato per domani, alle 15, nella chiesa di San Gaspare del Bufalo, a Brecce Bianche. Già aperta la camera ardente all’ospedale di Torrette, allestita nella chiesetta interna del nosocomio.
Domani la salma lascerà l’ospedale con un picchetto d’onore che farà il 118 schierando all’uscita della bara i mezzi di soccorso impiegati per i trasporti e il personale in divisa. Tutta la centrale di Ancona Soccorsi lo ricorda con profondo affetto. Cordoglio anche dall’azienda Ospedali Riuniti e dal Rotary.
«In tanti anni di proficuo lavoro – lo ricorda Michele Caporossi, direttore dell’azienda Ospedali Riuniti – aveva messo in piedi quello che per altri era solo una chimera. Un uomo sempre con un progetto in testa, mai altezzoso, e con una grande capacità di ascolto. Piani era gentile, generoso e geniale. Diceva che il ‘dono del sangue non è tecnologia, è la più nobile espressione di civiltà umana’. A lui dedicheremo la sua ultima fatica, il laboratorio sierovirologico e di biologia molecolare inaugurato di recente».