ANCONA – Max Fanelli, Lorenzo Farinelli, Noura Dachan, Sara Montani, Khaled Karim, Filippo Sanna e Paolo Simone. Vite spezzate troppo presto da malattie e incidenti e che ieri hanno ripreso a battere nella “Giornata del ricordo” che si è tenuta ad Ancona, nei locali della Moschea della Fratellanza, in via Giuseppe di Vittorio, alla Baraccola.
La quarta edizione nata ed istituita dalla Comunità Islamica di Ancona, in occasione del primo anniversario della morte della giovane Noura Dachan, figlia del presidente dell’Unione delle comunità islamiche Nour Dachan, morta a 39 anni nel 2014, per un malore improvviso in casa, ad Angeli di Rosora.
Un evento partecipato e sentito che ha visto riuniti familiari e amici di persone scomparse, per condividere un momento di riflessione e memoria con gli altri. Insieme si sono trovate persone di religioni diverse a unite per rendere omaggio ai familiari scomparsi. Il missionario Padre Franco Sana ha parlato della resurrezione cristiana, il giovane Davud ha ricordato l’immortalità dell’anima nell’islam.
Poi è toccato alle testimonianze dei familiari, iniziate con le parole in ricordo di Noura Dachan, studentessa in medicina e attivista per i diritti umani e il dialogo interreligioso. Noura era impegnata in favore dei bambini siriani colpiti dalla guerra.
Sara Montani, di Treia, morta prima di compiere 19 anni, in un incidente stradale, è stata ricordata dalla mamma Elvira De Bellis, che ha condiviso il ricordo della figlia scomparsa sette anni fa. La mamma oggi è tra gli attivisti di Refugees Welcome Macerata, una Onlus che accoglie rifugiati e profughi con un progetto di integrazione diffusa.
Amelia, mamma di Lorenzo Farinelli, per tutti Lollo, il medico di Ancona morto a 34 anni per un linfoma e che ha commosso il mondo con il suo video messaggi fatto per raccogliere fondi per tentare una operazione in America, ha parlato del figlio. Ha raccontato la sua solarità e che aveva, come unica possibilità, un viaggio negli Stati Uniti per ricevere una cura sperimentale. Per aiutare Lorenzo, insieme alla sua famiglia si era mobilitato il web, riuscendo a raccogliere in soli due giorni 500mila euro, ma lui è morto l’11 febbraio scorso, poco prima della partenza.
Con un collegamento dal Libano è stato poi ricordato Khaled Karim, giovane ingegnere che studiava ad Ancona, per anni ha lottato contro un male incurabile e che si è spento due anni fa mentre stava conseguendo la seconda laurea magistrale.
Un altro padre, Mario Sanna, ha ricordato il figlio Filippo, venuto a mancare ad Amatrice a seguito del terremoto dell’agosto 2016. La famiglia del giovane ha fondato un’associazione “Il sorriso di Filippo”, per sostenere il diritto allo studio di altri giovani, grazie all’erogazione di borse di studio.
Per ricordare le vittime è stato fatto un minuto di silenzio. Commozione per il ricordo di Max Fanelli, di Senigallia, costretto a vivere per anni immobile e che si è battuto per la legge sul fine vita. È stato ricordato dal fratello Roberto e dal presidente della Comunità islamica di Ancona, Dachan Mohamed Nour, che lo aveva conosciuto. Max aveva vissuto pienamente, aveva fatto missioni con Emergency e poi aveva fondato un’associazione, i compagni di Geneba, per sostenere orfani in parsi poveri.
Di coraggio si è parlato ricordando Paolo Simone, medico pediatra, scomparso nel 2017, al quale colleghi e familiari hanno dedicato l’ambulatorio “Paolo Simone Maundodé“, che offre gratuitamente prestazioni a italiani e stranieri bisognosi.
La prossima edizione della giornata del ricordo sarà il 25 ottobre 2020.