FALCONARA – Un cardiologo apprezzato non solo come medico ma anche come uomo che aveva fatto dell’ironia il sale della vita.
È morto ieri (11 settembre) Armando Andreoni, per 40 anni in servizio all’Inrca prima di andare in pensione quattro anni fa. Un pezzo di storia del geriatrico dove colleghi e pazienti lo chiamavano “Armandone”. Il prossimo 19 settembre avrebbe compiuto 72 anni.
Laureato in Medicina e Chirurgia all’università di Bologna era iscritto all’albo del medici dal 1974 aveva fatto diverse pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. Andreoni si è spento ieri sera proprio nel reparto dove ha lavorato nella maggior parte della sua vita, in Cardiologia. «A chi lo ha conosciuto e a chi ci ha lavorato insieme – lo ha ricordato il primario di cardiologia dell’Inrca, Roberto Antonicelli a nome di tutto il reparto – lascia il ricordo di una persona gentile, riservata, sempre disponibile, grande lavoratore, soprattutto di una persona buona».
Un riferimento per tanti pazienti e colleghi. Con il passo calmo lo ricordano in molti mentre camminava nel giardino dell’ospedale, andando da un reparto all’altro, per fare consulenze cardiologiche con la sua liquirizia in bocca.
«Armando era una persona non buona di più, eccezionale, sempre tranquillo – lo ricorda Claudio Acacia, ex dipendete dell’Inrca e amico di Andreoni – i pazienti lo accoglievano sempre con affetto. È stato stretto collaboratore del primario Enrico Paciaroni al quale l’Inrca ha dedicato anche l’auditorium. Sempre in ospedale, molto legato al suo lavoro, trascorreva lì tante ore e non staccava mai prima del tardo pomeriggio. Il reparto era la sua casa».
Il funerale ci sarà sabato, alle 10.30, nella chiesa dei Frati.