FALCONARA MARITTIMA – Il Comune è pronto ad avviare un’azione legale per contrastare il progetto delle barriere fonoassorbenti di Rfi ed è disposto ad arrivare fino all’ultimo grado di giudizio se necessario. Venerdì mattina (24 maggio) il sindaco Stefania Signorini, insieme ai rappresentanti del comitato “No al muro, sì il mare” di Falconara, ha incontrato un avvocato esperto in diritto amministrativo proprio per valutare le strade da intraprendere nel caso in cui l’iter per la realizzazione del muro non dovesse essere fermato dalla battaglia già avviata insieme agli altri Comuni costieri interessati dall’opera.
La priorità per il comune di Falconara resta comunque quella di portare avanti un’azione comune di tutte le amministrazioni interessate e resta in primo piano la richiesta alla Regione Marche di farsi parte attiva e di rappresentare tutti gli enti locali per esprimere un “no” univoco e unitario. Alla Regione viene anche chiesto di presentare una proposta di legge affinché vengano trovate soluzioni alternative alle barriere fonoassorbenti per ridurre la rumorosità del traffico ferroviario e il suo impatto sull’abitato.
Intanto a Falconara, il Coordinamento dei Comitati “No al Muro, Sì al Mare” delle Marche ha incontrato il senatore Mauro Coltorti del Movimento 5 Stelle, presidente della 8° Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) al Senato, accompagnato dai rappresentanti locali del Movimento, Barbara Tamburello e il consigliere comunale Bruno Frapiccini, per illustrare le problematiche relative alla realizzazione delle barriere, lungo il tracciato costiero della tratta ferroviaria marchigiana. «Coltorti ha accolto le osservazioni presentate – scrive il Coordinamento – e ha condiviso l’opinione dei Comitati e delle Amministrazioni locali che si oppongono, in toto, alla possibilità di erigere barriere di tale portata (8 metri dal piano binari) in quanto impattanti il tessuto urbano e, in fin dei conti, sostanzialmente inutili per il fine a cui sono state proposte.
L’ammodernamento del materiale rotabile, il rinnovo e la costante lubrificazione di nuovi binari e l’eventuale intervento sui recettori del rumore sono ipotesi che potrebbero ridurre l’inquinamento acustico attuale ad un livello tale da rendere le barriere inutili o, quantomeno, necessarie solo in minima parte. Per far sì che il progetto Rfi di riduzione del rumore possa considerare queste soluzioni alternative, Coltorti si è impegnato, con il Coordinamento dei Comitati, ad una azione politica atta ad arrestare l’attuale iter amministrativo e a riportare le lancette dell’opera alla fase preliminare, permettendo così di poter contemperare le novità tecniche che negli anni sono sopravvenute e che, nella sostanza, modificano il quadro generale in cui progettare il piano di risanamento acustico». Il Coordinamento dei Comitati, soddisfatto dall’incontro, si impegna a «monitorare l’iter di tale promessa per far sì che essa si tramuti in realtà e che risponda pienamente alle esigenze dei cittadini marchigiani».