ANCONA – Domenica 3 febbraio oltre 480 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia accoglieranno liberamente cittadini e turisti per una giornata dedicata alla scoperta del patrimonio culturale nazionale. Anche il Museo Archeologico Nazionale delle Marche sarà aperto dalle 8.30 alle 19.30 e sarà possibile visitare la mostra “La Musica Segreta. Incontro con le ricchezze musicali marchigiane”.
Dal primo luglio del 2014 ogni prima domenica del mese non si paga il biglietto per visitare monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato ma, probabilmente, durante l’anno l’iniziativa proseguirà con modalità diverse. «Queste giornate funzionano – dichiara Nicoletta Frapiccini, direttrice del Museo Archeologico Nazionale delle Marche – e registrano sempre una grande affluenza. In particolare ogni prima domenica del mese ci sono molte famiglie e spesso organizziamo eventi particolari». Chi deciderà domenica di visitare il Museo Archeologico, ospitato nella prestigiosa sede del cinquecentesco Palazzo Ferretti, potrà anche ammirare la mostra “La Musica Segreta. Incontro con le ricchezze musicali marchigiane” e la direttrice sottolinea che questa esposizione «è sempre gratuita». La mostra, inaugurata il 18 gennaio, sarà visitabile fino al 3 marzo.
Come spiega in una nota il Museo Archeologico, “l’intenzione è portare all’attenzione del più vasto pubblico l’enorme ricchezza di quanto prodotto nel territorio dalla cultura musicale, qui estremamente diffusa e prolifica tanto da permettere non solo lo sviluppo di un pubblico eterogeneo – dai semplici appassionati e dilettanti, agli studiosi, ai collezionisti, fino ai tanti artisti che hanno avuto i loro natali in territorio marchigiano-, ma da influenzare l’economia, consentendo la nascita di laboratori e fabbriche per la produzione di strumenti musicali, l’edilizia e le arti in genere, stimolando infine la costruzione degli splendidi teatri tutt’ora vanto dei numerosi comuni delle Marche. Tale complesso di attività, protratta nei secoli, ha dato luogo alla formazione di un enorme tesoro documentario, che troppo spesso è rimasto nascosto in archivi privati o di enti religiosi come se raccontasse qualcosa di non importante, quasi “frivolo” e secondario rispetto alla concretezza del quotidiano». Ideata a ridosso dei tragici eventi tellurici del 2016 e 2017, l’esposizione intende quindi porre l’accento sulla necessità di conoscere e tutelare questo patrimonio spesso troppo poco noto.
Inoltre, dopo tre anni di lavori, è possibile ammirare il salone delle feste di Palazzo Ferretti che è stato finalmente riaperto al pubblico a dicembre al termine di un accurato intervento di restauro, diretto dalla storica dell’arte Claudia Caldari e realizzato dal restauratore Romeo Bigini e dallo staff della CBR Restauri Srl, sugli affreschi del soffitto, finora attribuiti a Federico Zuccari. La rimozione delle ridipinture che si sono succedute nel corso dei secoli ha consentito di rivelare la vivida freschezza dei colori originali, riportati allo splendore del Cinquecento.
Domenica è, dunque, l’occasione giusta per visitare il museo, ma sul sito del Ministero per i Beni e le attività culturali c’è l’elenco completo dei luoghi dove l’ingresso sarà gratuito. Oltre al Museo Archeologico, nella provincia di Ancona aderiscono all’iniziativa la Rocca Roveresca di Senigallia (8.30-19.30); il Museo archeologico statale di Arcevia (8.30-13.30); l’area archeologica “I Pini” di Sirolo (ingresso su richiesta tel. 071 9331162); l’area archeologica Le Muracce di Ostra Vetere (su richiesta presso il Comune 071 965053); l’Antiquarium statale di Numana (8.15-19.15); il Museo tattile statale Omero ad Ancona (10 – 13 e 16 – 19).
In provincia di Ascoli Piceno aderiscono il Ninfeo romano di Cupramarittima (ingresso su richiesta presso il Comune tel. 0735 77671) e il Museo archeologico statale di Ascoli Piceno (8.30-19.30). Nella provincia di Fermo: l’area archeologica La Cuma di Monte Rinaldo (ingresso su richiesta presso il Comune tel. 0734777121). In provincia di Macerata: il Museo archeologico statale di Cingoli (8.15-13.15); il Museo archeologico statale di Urbisaglia (8.00-13.30); il teatro romano di “Helvia Recina” (ingresso su richiesta, presso il Comune tel. 0733 492937); l’area archeologica di Septempeda (ingresso su richiesta tel. 071 5029811); l’area archeologica di Potentia (ingresso su richiesta presso il Comune tel 071 7599767). In provincia di Pesaro e Urbino: la Rocca demaniale di Gradara (8.30-19.15); il Museo del Lapidario di Urbino; la Galleria nazionale delle Marche a Urbino (8.30-19.15).
Le eventuali integrazioni e variazioni sono pubblicate sul sito del Ministero. Il consiglio, prima di andare, è di chiedere informazioni ai numeri indicati.