Ancona-Osimo

Museo Omero, inizio 2020 tra la mostra Munari-Montessori e la giornata del Braille

Per il prossimo 21 febbraio sono in via di organizzazione diverse attività alla Mole vanvitelliana sul valore estetico del tatto. In corso l'esposizione con laboratori per grandi e piccini

Braille (foto Museo Tattile Statale Omero)

ANCONA – Il museo tattile statale Omero si prepara per la giornata nazionale del braille, che si celebra ogni anno dal 2007 (Legge 126) il 21 febbraio. Un’iniziativa che non ha il solo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti: vuole infatti promuovere anche appuntamenti convegnistici, culturali e solidali per sviluppare il dibattito attorno alle tematiche inerenti all’importanza che il sistema linguistico braille riveste per le persone cieche o ipovedenti.

Proprio su questo aspetto si focalizza l’attività del museo Omero di Ancona, istituito nel 1993 dal Comune di Ancona con il contributo della Regione Marche, su ispirazione dell’Unione Italiana Ciechi, e poi riconosciuto dal Parlamento museo statale nel 1999.

«Stiamo organizzando per il 21 febbraio laboratori e attività culturali adatte a tutti, sia adulti che bambini con le loro famiglie – spiega Monica Bernacchia, referente del museo – quindi anche al di fuori del contesto scolastico nel quale operiamo spesso».

Attualmente alla Mole Vanvitelliana di Ancona è allestita la mostra “Toccare la bellezza – Maria Montessori, Bruno Munari” (aperta fino all’8 marzo 2020) per far apprezzare la bellezza delle opere d’arte attraverso il tatto: facendo incontrare il pensiero e i materiali di Maria Montessori con le idee e i lavori originali di Bruno Munari, è possibile riflettere sul valore estetico della tattilità, oltre quello prettamente pedagogico.

Le attività che saranno promosse in vista della giornata nazionale del braille saranno coordinate dallo staff del museo Omero assieme al personale della fondazione Chiaravalle Montessori e dell’associazione Bruno Munari e rientreranno anche tra le iniziative della mostra “Toccare la bellezza”, perché sarà di quella – spiegano ancora i responsabili del museo Omero di Ancona – che tutti si potranno avvalere per provare una stimolante esperienza della tattilità, sia da un punto di vista artistico che estetico.

Stanze e opere interattive assieme ad approfondimenti sul braille (il sistema messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo) per arricchire un’esperienza che è insieme un viaggio e una continua scoperta: toccare forme e corpi, scoprire la differenza tra i vari materiali usando solo il tatto è formativo e molto importante; dovrebbe essere proposto a tutti e non essere un momento dedicato solo a chi non può distinguere visivamente forme e colori. Solo provandolo si potrà riflettere anche sul vero valore dell’inclusione sociale.