ANCONA – Varati a maggioranza il Rendiconto generale della Regione per l’anno 2021 e il Bilancio consolidato. I contenuti sono stati illustrati nell’Aula del Consiglio regionale dalle consigliere Jessica Marcozzi (FI) per la maggioranza e Marta Ruggeri (M5s) per la minoranza.
Critiche sono arrivate dalla minoranza sul Rendiconto. In particolare il consigliere del Pd Fabrizio Cesetti ha posto l’accento sulla mancanza di strategia e sulle «600 variazioni» portate al Rendiconto, ma l’assessore al Bilancio Goffredo Brandoni ha ricordato che anche la giunta precedente portò numerose variazioni, «565 variazioni nel 2019». Brandoni ha rimarcato che i conti in ordine «ci hanno consentito importanti manovre di bilancio nel 2021 e 2022», specie per le imprese e per l’emergenza alluvionale.
«Non mi è mai capitato» che «mi venisse risposto leggendo un messaggio del dirigente» ha detto Cesetti dopo aver notato che Brandoni leggeva un messaggio sul suo telefonini, «l’assessore avrebbe dovuto fare suoi i messaggi e i chiarimenti ricevuti dal dirigente».
Il dem Romano Carancini ha invece evidenziato che il fondo crediti di dubbia esigibilità è «raddoppiato rispetto alla quota del 2020» e lo sforamento della spesa per gli operatori privati e accreditati. «Non avete messo in condizioni i revisori e la Corte dei Conti di capire quali sono le spese per il personale che sono confuse e opache: lo scrive la Corte dei Conti» ha detto il dem.
L’assessore Brandoni ha replicato spiegando che la Corte dei Conti ha parificato il Rendiconto e che il fondo crediti di dubbia esigibilità «non può essere usato in assestamento: è necessario per evitare disavanzi e buchi di bilancio, le somme non potevano essere destinate ad altri interventi in assestamento».
Voto contrario della capogruppo dei 5 Stelle Marta Ruggeri sia al rendiconto generale 2021 sia al bilancio consolidato. «Si è trattato di un giudizio politico – dice – , nel complesso critico, sulle scelte e sulla gestione attuate dalla giunta regionale. I 5 Stelle non le condividono in larga parte». Pur cogliendo «gli aspetti positivi, che pure ci sono», quelli «negativi sono parecchi di più» ha spiegato Ruggeri.
Per la capogruppo pentastellata, sono tre i temi da considerare focali: sanità, sisma del 2016 e società partecipate. «Nel 2021 la Regione ha speso quasi 210 milioni per assistenza ospedaliera e riabilitativa da privati- spiega -. Una deriva privatistica che l’amministrazione marchigiana ha favorito anche nel 2022, dopo avere promesso ai cittadini l’esatto contrario in campagna elettorale. Ulteriore aspetto gravoso, la mobilità passiva, che produceva spese pari a 135 milioni nel 2020, mentre le entrate erano pari a 109 milioni. Negativo il saldo (-26 milioni) come lo è il dato disaggregato di ASUR (-53 milioni), compensato solo in parte da Aziende ospedaliere e Inrca».
Sul sisma Ruggeri osserva che «lo stato della ricostruzione è in generale insoddisfacente e i risultati sono ancora molto deludenti». «La Corte dei Conti – ha detto Ruggeri – ha rilevato diverse criticità a vario titolo anche per quanto riguarda le partecipate: Centro Agroalimentare Piceno, Interporto Marche, aeroporto, Svem, e infine Erap, cui ho riservato un recente atto ispettivo sullo scandaloso stallo delle nomine».
Momenti di tensione si sono registrati durante la seduta quando il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani (Pd) ha lasciato l’aula in segno di protesta per le «assenze ripetute di alcuni componenti della giunta che causano il rinvio di risposte a quesiti urgenti per i cittadini» e un ritardo nella trattazione di interrogazioni e interpellanze, «limitando il ruolo di indirizzo e controllo sia dei consiglieri di opposizione, sia dei consiglieri di maggioranza».
«Purtroppo per alcuni componenti dell’esecutivo – ha detto Biancani- è ormai prassi consolidata preferire il rinvio, svilendo il ruolo ispettivo del consiglio regionale e congelando per settimane le risposte ai quesiti». Biancani ha sollecitato un intervento del presidente Acquaroli per risolvere la questione ed ha annunciato l’imminente richiesta di accesso agli atti per verificare le giustificazioni delle assenze.