ANCONA – Gianmarco Tamberi rinuncia alla sua gara di Ancona, quella che era stata fissata per venerdì prossimo 19 luglio. Sarebbe stata l’occasione per caricarsi davanti al suo pubblico, la Fidal e il Comune di Ancona avevano già programmato tutto. Poi quel leggero infortunio sulla pedana ungherese, la scorsa settimana, e la decisione insieme al suo staff di annullare gli appuntamenti più vicini, pensando soprattutto alle prossime Olimpiadi, dove il campione anconetano di salto in alto sarà anche portabandiera dell’Italia insieme ad Arianna Errigo. Stamattina 17 luglio la definitiva rinuncia di Gimbo, che ha spiegato tutto attraverso i suoi social: «Gara cancellata, la rifaremo. Buongiorno amici! – dice Tamberi – Sono stati giorni complicati, sono stanchissimo, non ho dormito tantissimo, per il problema che ho avuto. Ma adesso sta andando tutto per il meglio, il problema alla gamba è rientrato del tutto». Lo aveva comunicato sempre tramite social nei giorni scorsi, dopo il responso definitivo dell’ultimo esame medico. Ma c’era ancora l’incognita dell’unica gara che era rimasta in programma, cioè quella di venerdì sera all’Italico Conti.
Poi l’investitura della Regione Marche come testimonial, altro grande traguardo. Infine la decisione, presa d’accordo con il suo staff: «Abbiamo deciso di non gareggiare neanche nell’ultima gara, quella prevista il 19 – spiega ancora Gimbo –, sarebbe stato troppo rischioso dopo una settimana di riabilitazione e allenamenti al trenta per cento. Scendere in pista subito in gara sarebbe stato un rischio troppo grande per la coscia e per altre parti del corpo che negli ultimi giorni hanno lavorato a basso regime. Salta l’ultima gara ma andiamo avanti con la stessa fiducia di prima. Ci tenevo tantissimo, l’avevo organizzata io, mi sarebbe piaciuto gareggiare in casa davanti a parenti e amici, ci sarà l’occasione dopo le Olimpiadi. Siamo tutti d’accordo che è meglio non rischiare, e fare all-in per quello per cui ci stiamo preparando da anni». Tamberi accoglie, dunque, l’invito del presidente della Fidal, Stefano Mei, che nei giorni scorsi, subito dopo il suo infortunio, gli aveva consigliato di non rischiare: «Gli ho detto “Fai tutto ciò che devi, stai tranquillo, non ti abbattere. Hai fatto una gara, hai fatto 2.37, di che parliamo?” – gli aveva detto Stefano Mei – Non so se salterà la gara di Ancona, per me deve andare direttamente a Parigi».
Ma Gimbo parla anche dell’importante investitura da parte della Regione Marche: «Tra l’altro ieri è stata una giornata molto importante, sono stato scelto come testimonial delle Marche, della nostra regione, per farla conoscere e per portarla il più in alto possibile. In realtà ho sempre promosso le Marche, ma in questo momento ho il ruolo di doverlo fare. Ammetto che era qualcosa che volevo fare, ho sempre provato amore per la mia terra, per le Marche, stiamo facendo casa qui per rimanerci. Sono davvero contento per questo ruolo e spero di esserne all’altezza». E conclude sulle Olimpiadi: il 26 sarà sul lungo Senna come portabandiera della squadra azzurra: «Non vedo l’ora che arrivi Parigi, Ho trascorso anno in cui non potevo fare di più per questa gara, l’aspetto tantissimo e spero con tutto il cuore che ne sarà valsa la pena. So che tutti voi sarete con me e vi ringrazio per il supporto continuo nei momenti belli e meno belli».